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GLI ULTIMI GIORNI DEL MONDO – CENTO PAROLE

GLI ULTIMI GIORNI DEL MONDO – CENTO PAROLE

Per questa edizione natalizia di Cento parole, abbiamo una ricca sorpresa.

Un nostro drabbler, Patrizio Righero, che ormai tutti conosciamo per aver partecipato a diversi numeri della rubrica, ha pubblicato un libro di soli drabble, a tema fantastico e fantascientifico, che ormai sta per avere una seconda edizione.

Si intitola Gli ultimi giorni del mondo, 100 racconti di 100 parole, con prefazione di Paolo Gulisano (“I Faggi”, Marcovalerio editore, 2019). I racconti sono suddivisi in cinque macrosezioni: Pianeta Terra, Per aspera ad astra, Cieli nuovi e terra nuova, Il regno, e quattro Extra.

Oggi ne leggeremo addirittura tre!

A tutti i lettori e agli autori grazie! E Buone feste!

t.c.b.

 

 

A nostra immagine

Lavorare nella fabbrica di androidi gli aveva permesso di sviluppare tecnologie d’avanguardia. Anche fuori dai limiti consentiti.
L’idea, nata in una di quelle sere di solitudine trascorse in ufficio a programmare fino a tardi, era diventata un progetto e il progetto aveva preso forma, fino a dar vita a “lei”, esattamente come l’aveva immaginata: giovane, bellissima, affascinante. Ma soprattutto intelligente. L’accensione avvenne a tarda notte.

«Vuoi essere mia amica?», domandò emozionato come mai lo era stato prima.
Lei aprì i suoi grandi occhi azzurri. Lo fissò per un istante e pronunciò la sua prima parola: «no!»

 

Sono nata qui

Sono nata qui 32 anni fa.
Qui sono cresciuta.
Qui ho giocato con bambini della mia età.
Qui sono andata a scuola.
Qui mi sono laureata.
Qui ho iniziato a lavorare.
Qui mi sono ammalata e qui il mio cuore è stato sostituito con uno artificiale.
Qui ho conosciuto i miei amici.
Qui, per la prima volta, ho detto a un ragazzo: «ti amo!»
Qui sono stata anche felice.
Qui – nove stanze e un biogiardino – ho avuto tutto.
Qui mi sono accorta di non avere nulla.
Di qui vorrei andarmene, se solo ci fosse una porta per uscire.

 

Lavoro

«Lo stipendio è ottimo e il lavoro è semplice. Ti sdrai in poltrona e indossi un casco. In pochi minuti ti addormenti e ti risvegli sei ore dopo.»
«Tutto qui?»
«Sì.»
«E perché ti pagano?»
«Perché il tuo cervello viene connesso a una rete informatica e funziona come un computer. Gli scienziati della S&G Corporation hanno scoperto che la mente umana è più performante di qualsiasi macchina. L’unico inconveniente è che a lungo andare si verificano strani effetti collaterali.»
«Di che tipo?»
«Lo stipendio è ottimo e il lavoro è semplice. Ti sdrai in poltrona e indossi un casco…»

 

 

I racconti A nostra immagine, Sono nata qui, Lavoro, sono World © di Patrizio Righero. All rights reserved.


(Segui questo link e spedisci un tuo breve racconto di cento parole)

 

 

GLI ULTIMI GIORNI DEL MONDO di PATRIZIO RIGHERO

“Gli ultimi giorni del mondo”, copertina a cura di Sofia Zicola

Tea C. Blanc
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È comasca. Vive un po' a Como, un po' in Svizzera. Collabora ad alcune riviste, fra cui "Giornale Pop", webzine diretta da Sauro Pennacchioli, e "Andromeda - rivista di fantascienza", diretta da Alessandro Iascy. Ha pubblicato un racconto di genere fantastico con Edizioni Dell’Angelo e il romanzo dagli spunti fantascientifici “Mondotempo” (Watson Edizioni, collana Andromeda).

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