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HÀZET BLÀTO E L’ELISIR DELL’IMMORTALITÀ – CENTO PAROLE

HÀZET BLÀTO E L’ELISIR DELL’IMMORTALITÀ – CENTO PAROLE
Il drabble di oggi, cioè un brevissimo racconto di cento parole, è di un genere quasi fiabesco. Lo ha mandato in Redazione un poeta siciliano, Giulio Fezur, nato a metà degli anni Ottanta. La sua pagina personale si trova qui, su Effemeridiamo, un forumblog collettivo appena aperto.

Hàzet Blàto e l’elisir dell’immortalità

Hàzet Blàto rimase immobile e sorrise compiaciuto. “È pronto” pensò. «Ecco l’elisir dell’immortalità!» urlò.

Il suo corvo osservava dal trespolo. Hàzet posò l’ampolla fumeggiante sul tavolo. «Ogni elemento è dosato alla perfezione» disse, con voce solenne. «La purezza è tutto per la riuscita dell’elisir» singhiozzò commosso, mentre, stordito per l’emozione, vagava nel modesto laboratorio. Il corvo starnutì e cadde nel sacco della cenere di rospo. Una nube scura contaminò la pozione.

Hàzet ritornò al tavolo. Afferrò l’elisir e lo bevve d’un fiato. «Sarò immortale» gridò.

Puff… niente immortalità. Solo due lunghissimi baffi rosa.

 

Questo racconto è World © di Giulio Fezur. All rights reserved.

 

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Tea C. Blanc
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È comasca. Vive un po' a Como, un po' in Svizzera. Collabora ad alcune riviste, fra cui "Giornale Pop", webzine diretta da Sauro Pennacchioli, e "Andromeda - rivista di fantascienza", diretta da Alessandro Iascy. Ha pubblicato un racconto di genere fantastico con Edizioni Dell’Angelo e il romanzo dagli spunti fantascientifici “Mondotempo” (Watson Edizioni, collana Andromeda).

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