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CORREDO FUNERARIO – CENTO PAROLE

CORREDO FUNERARIO – CENTO PAROLE
Marco Di Giaimo, l’autore del presente drabble, era già comparso su queste pagine con un altro microracconto dal titolo Vinca il più forte.

Oggi ci racconta una storia ambientata in Egitto, in una delle piramidi di Giza. Gli archeologi hanno fatto una grande scoperta…

t.c.b.

 

 

Corredo funerario (ovvero: omaggio a Urania), di Marco Di Giaimo

 

 

Grazie alle nuove telecamere a muoni un’equipe di archeologi scoprì una camera segreta nella piramide di Giza.
Rissas e i suoi collaboratori ne individuarono l’entrata riscontrando una lieve differenza di temperatura tra alcuni blocchi di pietra del corridoio principale, che vennero rimossi.
Attraverso un cunicolo entrarono nella stanza, dove c’era uno strano sarcofago ovoidale dotato di un coperchio trasparente.
Gli archeologi osservarono esterrefatti la mummia nel sarcofago: era vestita all’occidentale, in stile moderno.
Poi notarono tra le mani del defunto un foglio ingiallito, scritto in italiano: “Dal 1952 la macchina del tempo non si è mai fermata”.

 

 

Il racconto “Corredo funerario” è World © di Marco Di Giaimo. All rights reserved.

 

(Segui questo link e spedisci un tuo breve racconto fantastico di cento parole)

 

Corredo funerario, di Marco Di Giaimo

da una foto dell’autore

L’immagine di anteprima è di Ubisoft Entertainment: Assassin’s Creed.

Tea C. Blanc
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È comasca. Vive un po' a Como, un po' in Svizzera. Collabora ad alcune riviste, fra cui "Giornale Pop", webzine diretta da Sauro Pennacchioli, e "Andromeda - rivista di fantascienza", diretta da Alessandro Iascy. Ha pubblicato un racconto di genere fantastico con Edizioni Dell’Angelo e il romanzo dagli spunti fantascientifici “Mondotempo” (Watson Edizioni, collana Andromeda).

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