VOYAGER 1 – CENTO PAROLE
t.c.b.
Voyager 1, di Giuseppe Di Faustino
L’emozione alterava in maniera incontrollata i colori iridescenti della sua epidermide glabra. Sei estensioni tentacolari si fecero largo dal suo corpo e con deferenza afferrarono il disco d’oro arrivato dallo spazio profondo. Il pianeta fremeva, non erano soli nell’universo e stavano per ascoltare le voci di una razza sconosciuta e lontana centinaia di anni luce. La puntina si abbassò lentamente sul disco e poi, come un’onda, il suono alieno si fece largo…
“Deep down in Louisiana close to New Orleans…Go Johnny go, go…” mentre tutti gli abitanti agitavano i loro tentacoli in un’irrefrenabile danza primigenia.
Questo racconto è World © di Giuseppe Di Faustino. All rights reserved.
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Nell’immagine, una foto di Oumuamua
Tea C. Blanc
È comasca. Vive un po' a Como, un po' in Svizzera. Collabora ad alcune riviste, sia cartacee che digitali. Ha pubblicato un racconto di genere fantastico con Edizioni Dell’Angelo; il romanzo dagli spunti fantascientifici “Mondotempo” (Watson Edizioni, collana Andromeda). Ha partecipato a varie antologie di autori vari con racconti o saggi. Finalista a vari premi, tra cui Premio Urania nel 2024.
Bello questo drabble che gioca sul carattere polisemantico delle parole e mette insieme fantascienza e musica americana: nella mia mente si agita Indian love call
Grande! Mi ha sempre entusiasmato l’idea che i Voyager, prima o poi, completino la loro missione.