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CINEMA – CENTO PAROLE

CINEMA – CENTO PAROLE
Nel drabble di oggi corre una vena surrealista. È stato scritto da Michele Vaccaro, scrittore e giornalista. Gestisce una pagina web di informazione su Pompei.

Ha pubblicato due antologie di racconti: Viaggi al termine della notte (EKT Edikit, 2016) e Altri viaggi al termine della notte (EKT Edikit, 2017).

T.C.B.

 

Cinema, di Michele Vaccaro

 

La sala è gremita. Si proietta una pellicola che fece epoca ai tempi del cinema muto.
Un capolavoro struggente d’amore e tradimento.

“Richard, svegliati. Il film è finito. Se ne sono andati tutti.”
“Uhm, cosa? Ah, scusami, Helen, mi ero appisolato. Stavo sognando di quand’ero giovane e bello. Sai, cara, credo che in fondo i sogni siano come il cinema: impalpabili quadretti di vita.”
“Sì, hai ragione, la penso anch’io così. Però andiamo, adesso, si è fatto tardi.”

Richard ed Helen, i due protagonisti del film, si alzano dalle poltroncine e, tenendosi per mano, a passi lenti rientrano nello schermo.

 

Questo racconto è World © di Michele Vaccaro. All rights reserved.

 

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Nell’immagine “I nottambuli” del fotografo ungherese Brassaï

 

 

 

Tea C. Blanc
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È comasca. Vive un po' a Como, un po' in Svizzera. Collabora ad alcune riviste, fra cui "Giornale Pop", webzine diretta da Sauro Pennacchioli, e "Andromeda - rivista di fantascienza", diretta da Alessandro Iascy. Ha pubblicato un racconto di genere fantastico con Edizioni Dell’Angelo e il romanzo dagli spunti fantascientifici “Mondotempo” (Watson Edizioni, collana Andromeda).

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