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Gli esploratori dell’infinito

Gli esploratori dell’infinito

Con questo saggio vogliamo proporvi un viaggio in nostra compagnia alla scoperta dell’universo conosciuto e non. Ogni capitolo affronta una specifica meraviglia cosmica dandone dettagli attraverso gli occhi della scienza astronomica, della tecnologia aerospaziale e della fantasia, ovvero del cinema di fantascienza dall’inizio del Novecento sino ai giorni nostri. Il lavoro prende origine da un’opera di Giovanni Mongini intitolata L’universo in celluloide pubblicato nel 2015 da Edizioni Della Vigna. Abbiamo ritenuto importante riproporre l’opera, aggiornata al dicembre 2022 in tutte le sue parti, in una nuova veste editoriale sostituendo l’ultimo capitolo dedicato al nostro pianeta con uno completamente inedito che affronta le problematiche della colonizzazione dello spazio da parte dell’uomo; inoltre abbiamo aggiunto 57 foto di materiale in esposizione al museo privato dedicato alla memoria di Manuela Menci prematuramente scomparsa nel 2020. A lei la nostra riconoscenza per aver affiancato il Magister Vanni Mongini nel viaggio iniziale.

D.F.

 

Chi sono gli esploratori dell’infinito? La risposta è meno vaga di quanto ci si possa attendere: gli astronomi, gli astronauti e i narratori di fantascienza.

Gli astronomi perché con gli occhi della scienza scandagliano le profondità del cosmo cercando di interpretare con la matematica e la fisica le infinite meraviglie che strumenti di osservazione sempre più potenti dispiegano ai loro occhi.

Gli esploratori dell'infinitoEra l’estate del 1609 quando Galileo mostrò il primo telescopio rifrattore della storia e da lì iniziava la sua personale esplorazione dell’infinito; mai avrebbe immaginato che da quel semplice strumento che gli permise di compiere le prime osservazioni dei crateri della Luna, dei satelliti di Giove, della Via Lattea, si sarebbe arrivati, più di quattrocento anni dopo, a misurare la composizione dell’atmosfera di esopianeti distanti migliaia di anni luce o penetrare lo spazio profondo arrivando a toccare quel momento da cui tutto ha avuto origine grazie al telescopio spaziale James Webb. E chissà cos’altro attenderà alle future generazioni, nella speranza che continui a mantenersi vivo nell’uomo il piacere di volgere gli occhi alle stelle.

Gli astronauti perché loro è il regno dei cieli! Non vuole essere blasfemia la nostra, ma a questi uomini e donne è realmente affidato il compito di incarnare lo spirito più profondo di Odisseo affrontando l’esplorazione di nuovi mondi con la consapevolezza di mettere costantemente a repentaglio le loro vite, lo spazio non perdona. Anche per loro il futuro ha grandi progetti; la tecnologia aereospaziale sta facendo passi da gigante, motori a propulsione nucleare ben presto sostituiranno quelli a propulsione chimica permettendo di arrivare ai limiti del nostro sistema solare senza dover attendere anni prima di raggiungere la meta. Ma per arrivare là dove nessun uomo è mai giunto prima sarà necessario spingerci oltre, ecco che l’evoluzione degli studi teorici del motore di Alcubierre ci permetteranno di fare l’ulteriore balzo in avanti. Vi state chiedendo cos’è il motore di Alcubierre? È il motore a curvatura che muove l’astronave Enterprise alla scoperta di nuovi mondi. Lo sappiamo, sembra fantascienza, ma non lo è. Un domani l’umanità potrà realmente abbandonare la Terra per raggiungere le stelle e visitare quegli esopianeti che potrebbero diventare la nostra nuova casa.

E i narratori di fantascienza? A loro l’onere e onore di prenderci per mano e farci esplorare già da oggi con gli occhi della fantasia un intero universo altrimenti irraggiungibile. E cosa meglio del cinema di fantascienza può aiutare a orchestrare questo fantastico sogno a occhi aperti facendoci tornare per un istante bambini, i soli capaci di riflettere sui problemi dello spazio e del tempo come ci ricorda un grande sognatore dello spazio, Albert Einstein?

Buona lettura e… per aspera ad astra!

Gli esploratori dell'infinito

 

Vanni Mongini
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Tra i maggiori specialisti mondiali di cinema SF (Science Fiction) è nato a Quartesana (Fe) il 14 luglio 1944 e fino da ragazzino si è appassionato all'argomento non perdendosi una pellicola al cinema. Innumerevoli le sue pubblicazioni. La più recente è il saggio in tre volumi “Dietro le quinte del cinema di Fantascienza, per le Edizioni Della Vigna scritta con Mario Luca Moretti.”

Davide Formenti
Davide Formenti
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nasce a Bondeno (FE) l’8 giugno 1966. Già in giovane età ha dimostrato uno spiccato interesse per il mondo della scienza lanciando, tra l'altro, il suo primo razzo autocostruito. Nel 1992 ha conseguito la Laurea Magistrale in Ingegneria Elettronica presso l’Università di Bologna. Nel 1999 collabora con un’azienda come Responsabile della Ricerca e Sviluppo. Da sempre amante della montagna, dal 2019 pratica arrampicata sportiva sotto il vigile occhio della moglie Rosalia.

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