

Si tratta di un racconto brevissimo in cui la parola pace fa da protagonista e apre una domanda: che cosa succede quando si chiama pace qualcosa che non lo è? Ce lo mostrano i protagonisti in questo racconto, con tutti i risvolti del caso…
t.c.b.
Per la pace, di Giovanna Repetto
Andammo a prendere Tomas, tutti noi della comitiva, e lo portammo a ubriacarsi nelle bettole della città vecchia. Faceva lo spaccone, mostrava perfino una specie di euforia. Rideva, raccontando che sua madre aveva cercato di allevarlo rachitico perché non entrasse nelle liste, ma lui aveva mangiato di nascosto. Dopo aver riso divenne mesto, ci abbracciò e versò qualche lacrima. Alla fine manifestò una rassegnazione tranquilla, come accadeva a tutti i sorteggiati. La Moloc era già in orbita.
Gli abitanti di Orco ne pretendevano solo dodici all’anno: avevano un metabolismo lento. Però era gente di parola. Ringraziavano e ripartivano in pace.
Questo racconto è World © di Giovanna Repetto. All rights reserved.
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Illustrazione pubblicata da Wit Studio, dedicata all’anime “L’attacco dei Giganti”, tratto dal manga di Hajime Isayama
È comasca. Vive un po' a Como, un po' in Svizzera. Collabora ad alcune riviste, fra cui "Giornale Pop", webzine diretta da Sauro Pennacchioli, e "Andromeda - rivista di fantascienza", diretta da Alessandro Iascy. Ha pubblicato un racconto di genere fantastico con Edizioni Dell’Angelo e il romanzo dagli spunti fantascientifici “Mondotempo” (Watson Edizioni, collana Andromeda).
Un drabble perfetto. Calibrato in ogni parola. Da brivido.