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FABIO CENTAMORE, CONTAMINAZIONI E FUSIONI

FABIO CENTAMORE, CONTAMINAZIONI E FUSIONI

La bibliografia dello scrittore siracusano Fabio Centamore è ricca di titoli che vanno da lunghi racconti a romanzi a raccolte antologiche, nonché premi o traduzioni di valenti scrittori, tra cui lo statunitense Mike Resnick.
Un aggiornamento costante delle sue attività lo si trova nel blog personale, completo di biografia.

Fabio Centamore: Lotto 117 (Lettere Animate, 2014)

Fabio Centamore: Lotto 117 (Lettere Animate, 2014)

Qualche tempo fa ho letto cinque sue opere di cui vorrei fare un’analisi essenziale.

Il primo testo con cui sono approdata alla sua scrittura è stato Lotto 117, pubblicato da Lettere Animate nel 2014. Si tratta di un racconto lungo che ha le sue fondamenta nella metafora fantascientifica e in cui si fondono, al tempo stesso, elementi gialli e… veristi. Come è possibile?
Il protagonista, l’ingegnere Bastiano Malpelo, che per tutta la vita ha profuso le sue capacità professionali nella messa a punto di armi, è nauseato e dice basta al suo passato. Si rivolge a un’immobiliare per comprare un appezzamento di terreno su Marte, da cui si accede a una miniera abbandonata. Lo compra per un buon prezzo, anche perché i suoi unici desideri sono pace e solitudine, mentre il sogno corrente di tutti sono ricchi appartamenti su satelliti artificiali o lussuose dimore sugli anelli di Saturno, non certo buchi isolati dalle rotte turistiche. Ma una volta arrivato su Marte e preso possesso della sua proprietà, il lotto centodiciassette non si rivela un buon affare, anzi, pare addirittura che la miniera sia pericolante. Oltretutto nei cunicoli tira un’aria strana – gliel’aveva detto l’agente Mendolia, allo sbarco, che il suo predecessore era fuggito dal lotto, ma non gli aveva dato retta. Da qui si dipana la vicenda con esiti sorprendenti.

Che il nome del protagonista, Bastiano Malpelo, sia un segnale chiaro dell’autore ad agganci con Bastiano dei Malavoglia e la novella Rosso Malpelo di Giovanni Verga, non c’è dubbio. Agganci che, però, nella metafora fantascientifica si fanno attuali e specchio di problematiche odierne.
Ben scritto e calibrato in giusta armonia nelle varie parti, pur essendo un racconto contiene già il mondo essenziale di Centamore e si presenta come un ottimo preludio al suo immaginario.

Fabio Centamore: L'indesiderato (Unreal Books, 2015)

F. Centamore: L’indesiderato (Unreal Books, 2015)

Ritroviamo, infatti, l’agente Mendolia in L’indesiderato (Sogni alieni, vol. 1), pubblicato da Unreal Books nel 2015, un romanzo a impianto fantascientifico percorso da una vena gialla (il secondo volume sarà Malebolge del 2018).
Stavolta l’ambientazione è su Etna VI, stazione orbitante intorno a Giove e snodo centrale di controllo della Compagnia, alla quale fanno capo tutte le maggiori attività estrattive fino a Titano. Qui l’ordine viene gestito dall’agente Mendolia, ora diventato ispettore capo. Da un po’ di tempo sulla stazione succedono strani casi di follia di cui non si riesce a comprenderne l’origine.
Fin dall’apertura il nostro ispettore deve risolvere una situazione critica causata da una donna, una ex militare che lo tiene in scacco puntando una Mauser 737 su un costoso androide di proprietà della Compagnia. Tutto su Etna VI è della Compagnia. Dalle parole rabbiose della militare si intuisce che il livore sanguinario è causato dalla perdita del suo incarico – e di quello di molti altri colleghi – in seguito all’introduzione degli androidi. Questo evento iniziale ci apre subito all’idea di un mondo dominato da forti interessi economici, ma in cui il protagonista Mendolia non si rivela un eroe, perché mette le sue capacità investigative al servizio di un vertice molto discutibile e bassamente trafficone. Allo stesso tempo si svela, però, dalla risposta finale che dà alla militare, una sua propria interiore filosofia che non è etica ma piuttosto amorale tattica, pura logica, nel momento in cui rimprovera alla donna l’inadeguatezza del suo obiettivo, rivelandole dove invece avrebbe dovuto colpire.

Questo evento di apertura, che appare slegato dal resto della storia, è invece illuminante sulla psicologia dominante e superficiale che vivifica i personaggi, collaborazionisti o vinti che siano dal sistema, perché si fa esempio e punta dell’iceberg del vero filo conduttore, cioè la morale di questo mondo fittizio che presenta strane analogie con quello attuale, al di là della curiosa storia con finale aperto che si snoderà intorno alla figura del professor Orlando Buratti.

fabio Centamore: Walhalla Korps (Unreal Books, 2017)

F. Centamore: Walhalla Korps (Unreal Books, 2017)

Del 2017 è il romanzo Walhalla Korps (Gli Dei Ancestrali Vol. 1), pubblicato da Unreal Books, curiosa fusione di generi e tematiche.
A prima vista si apre come una vicenda di genere storico-militare, ambientata nella Sicilia del luglio 1943, nel momento in cui avviene lo sbarco degli Alleati il cui nome in codice fu Operazione Husky.
I britannici stanno per invadere Catania, ma vengono fermati da terribili creature militarizzate che recano le insegne dell’aquila e del rombo, la Divisione Göring, e introducono l’elemento fantascientifico a causa delle loro caratteristiche aliene.
Nel particolare, la vicenda si snoda a Lentini (paese d’origine dell’Autore, che attinge a piene mani a ricordi d’infanzia; e in cui affiora un intero universo di tradizione in cui ogni genere letterario viene superato), dove prendono corpo le figure ben caratterizzate dei vari personaggi a cui toccherà farsi le domande giuste e trovare le risposte, in un crescendo investigativo (l’elemento giallo) che sfocerà nell’insolita soluzione fantastica, di cui taccio la valenza specifica per non rovinare la sorpresa narrativa.

Sconcertante, e bell’esempio di polivalenza affabulativa in cui l’alternanza di generi diversi trovano un posto plausibile.

Fabio Centamore: Aretusa Jammin (Lettere Animate, 2017)

F. Centamore: Aretusa Jammin (Lettere Animate, 2017)

Sempre nel 2017 Centamore pubblica con Lettere Animate un nuovo romanzo, Aretusa Jammin, un ucronico fantapoliziesco ambientato nel cuore di Siracusa, la parte centrale e più antica della città chiamata Ortigia, in un’ambientazione storica dove gli equilibri di potere sono divisi tra Usa e Urss che si contendono l’Europa, mentre nel Belpaese i Savoia sono tornati a instaurare il regno.
Dovunque un’atmosfera asfittica in cui lo Stato esercita una pesante censura, al punto che per sfuggire al controllo telematico il nostro protagonista si deve servire di un esperto informatico per trovare le informazioni che gli occorrono. Andrea Spada, questo il suo nome, è stato coinvolto contro la sua volontà da una donna abbiente del luogo nella ricerca del marito scomparso. Le sue indagini, però, andranno a scoperchiare un vaso di Pandora, ostacolate da identità nascoste, invischiate in troppi giochi poco puliti. Metafora di giochi non solo fittizi.

“Qualsiasi cosa vogliate trovare nel mio romanzo, sarà qualcosa di vostro e non di mio (come un’immagine riflessa allo specchio)” ci dice l’Autore. E gli spunti non mancano.

Fabio Centamore: Operazione Pettirosso (Delos Digital, 2017)

F. Centamore: Operazione Pettirosso (Delos Digital, 2017)

Concludo la breve rassegna con un romanzo dal preponderante impianto fantascientifico in cui lo spazio per l’elemento giallo è più improntato sulla suspense che non sull’intreccio, Operazione Pettirosso, pubblicato da Delos Digital nel 2017, nella collana Robotica.
La storia, ricca di avventura spaziale, è ambientata in un mondo in cui umani e alieni di altre specie convivono e fanno affari. In questo universo esiste però Katanè, un pianeta che un tempo era stato centro fiorente di civiltà umana, ma che in seguito alle guerre contro il Sistema di Sol (di cui fa parte anche l’umanità) si trova occupato da alieni binaridi i quali non vogliono intrusioni di nessun tipo. Ora Katanè rappresenta il luogo più pericoloso per tutti gli esseri non binari, tanto di più se umani.
La nostra protagonista, Kendra Rattigan, con un passato di combattente di tutto rispetto, è originaria di Katané e vuole andare sul pianeta per recuperare un dispositivo nascosto nei resti abbandonati dell’antica capitale, congegno che le consentirebbe di farsi cavia in un esperimento volto a conseguire un’eterna giovinezza. Per poter partire si accorda con un influente diplomatico di Cecrope, appartenente alla razza insettoide alleata degli umani, che, sebbene timoroso delle conseguenze planetarie catastrofiche se si venisse a conoscenza di una sua implicazione, alla fine si convince a darle l’informazione chiave che potrebbe permetterle di sbarcare sul pianeta, cioè a svelarle l’unico punto debole dei misteriosi esseri binari.
Il finale a sorpresa includerà un punto di vista insospettato, dove le conclusioni vengono capovolte per dar vita ad aspettative e ideali diversi.

Autore versatile e professionale, Fabio Centamore merita attenzione: oltre a una forma e uno stile maturi, a una ricerca precisa e limata del linguaggio, le sue accurate costruzioni narrative, arricchite da elementi così diversi eppure ben congegnati, danno luogo a una lettura originale sostenuta da impalcature plausibili e meditate e, condizione a volte troppo spesso dimenticata, sono dotate di profondità di contenuto.
Buona lettura!

Tea C. Blanc
Tea C. Blanc

È comasca. Vive un po' a Como, un po' in Svizzera. Collabora ad alcune riviste, sia cartacee che digitali. Ha pubblicato un racconto di genere fantastico con Edizioni Dell’Angelo; il romanzo dagli spunti fantascientifici “Mondotempo” (Watson Edizioni, collana Andromeda). Ha partecipato a varie antologie di autori vari con racconti o saggi. Finalista a vari premi, tra cui Premio Urania nel 2024.

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