EDIZIONI SCUDO AL PREMIO VEGETTI
Premetto e avverto il lettore che questo articolo non è per nulla politicamente corretto, nel senso che parlerò di cose che mi stanno personalmente molto a cuore.
Negli ultimi tempi sono accaduti un paio di fatti che hanno un po’ smosso le acque nell’antico stagno dove nuotano gli appassionati italiani di fantascienza. La prima, ma non per ordine di importanza, è la nascita di Altrimondi che viene ad assumere un ruolo importante nel panorama dell’informazione sul settore. Un’iniziativa voluta a curata da veri appassionati ed esperti di questa letteratura e che è sempre aperta a tutti quei nomi che da sempre se ne occupano.
L’altra novità è che l’Associazione World SF Italia sta vivendo, mi pare, un nuovo rinascimento, con la volontà di riaffermare il proprio ruolo di centralità nel cuore degli appassionati.
Non sono a conoscenza di tutto ciò che questo implica o si vedrà in futuro, tuttavia mi pare che un primo passo importante sia stato fatto riallacciando i fili con tutte le realtà spontanee nate dalla passione per la fantascienza, apparse in questi anni. Sicché ora è possibile vedere il logo della World sulla home page di molti siti. Un legame che sicuramente darà i suoi frutti.
Un’altra iniziativa è la volontà di dare più lustro ai premi letterari a partire dal Premio Vegetti che, se ben ricordo, in origine era solo un premio a latere del Premio Italia, ma che ora si sta candidando per divenire uno dei più importanti riconoscimenti che si possa ricevere nel nostro Paese in questa letteratura.
Ad esso, poi, si affianca il Premio Maurizio Carità, il quale si occupa dell’illustrazione e che in questo modo completa il ventaglio dei tanti meriti che è bene riconoscere agli artisti del settore per il quale aspettiamo di vedere quali saranno i finalisti, anche se io (ve lo avevo detto che non sarei stato per niente corretto) faccio il tifo per il mio caro amico Luca Oleastri, forse uno degli illustratori italiani di SF più utilizzati al mondo, ma poco riconosciuto in Italia.
Nel frattempo credo di essere già soddisfatto dalle nomination del Vegetti. Ben tre titoli in classifica, infatti, sono pubblicazioni di Edizioni Scudo, che ho editato personalmente. Insomma, il mio premio io l’ho già vinto in partenza.
Ma veniamo ai titoli.
Per la categoria romanzo abbiamo L’uomo che odiava le nuvole di Giovanni Mongini. Di Giovanni, Vanni, Mongini che dire? Nessuno che legge queste pagine può non sapere di chi si tratta. Ciò che non tutti sanno è che negli ultimi tempi Mongini ha avuto un nuovo impeto da romanziere, veramente molto prolifico, realizzando ben sei romanzi che poi mi ha affidato, uno dei quali è quello di cui sopra.
Il libro è illustrato da Roberta Guardascione, dato che i due, negli ultimi tempi, sono divenuti un team. Credo che anche Roberta sia in lizza per il premio illustratori, per cui anche a lei un grosso in bocca al lupo.
Per la categoria saggi abbiamo Chi li ha visti? 15, sempre di Giovanni Mongini. La cui premiazione mi farebbe piacere come simbolica di un premio a tutta la collana di saggi Chi li ha visti?, di cui abbiamo già parlato in queste pagine. In breve, è un’enciclopedia dei film di fantascienza ma con la rara caratteristica di essere imprevedibile e divertente, cosa che le enciclopedie non sono mai. E come si realizza questo? Be’, per prima cosa mandando al diavolo l’ordine alfabetico!
Per il premio al miglior racconto abbiamo La preistoria ci guarda di Paolo Ninzatti che compare sul numero di Short Stories dedicato al decennale della nostra casa editrice. Su questo avrei un racconto quasi toccante.
Il caro Paolo mi fu presentato ormai diversi anni or sono da Giampietro Stocco, che fu uno dei primi a interessarsi a Edizioni Scudo. All’epoca, ma ancor oggi, Ninzatti scriveva principalmente ucronie steampunk, cosa che allora nessuno avrebbe osato pubblicare.
Noi di Edizioni Scudo non temiamo cause perse, per cui iniziammo a lavorare insieme. Tra le altre cose realizzammo insieme un fumetto in due parti e, dato che lui vive in Danimarca, ne realizzammo anche una versione in danese.
La soddisfazione massima fu quando il fumetto fu accolto dalla Commissione Regia per le Biblioteche Danesi e oggi è ordinabile da tutti i bibliotecari del Regno. Del resto, che io sappia, forse è uno dei pochi fumetti al mondo a essere anche ambientato in Danimarca.
Negli ultimi anni, tuttavia, Paolo ha iniziato a lavorare con un altro editore e forse si sentiva un po’ in colpa. Non si aspettava quindi che io lo votassi e lo proponessi per il Premio Vegetti e quindi mi ha scritto pieno di riconoscenza.
L’equivoco è naturale – e qui veniamo alla cosa che più mi premeva dire – perché è un equivoco con cui combatto da molti anni.
Edizioni Scudo non è nata per fare concorrenza alle lodevoli e da me amate realtà del settore, non credo che abbia mai provocato dei danni, anzi, che invece le abbia spronate all’innovazione in molti settori e metodologie.
Per gli autori è la stessa cosa. Noi abbiamo tenuto a battesimo decine di neofiti, cercando di insegnar loro come muoversi in modo professionale, ma quando uno di questi ha preso il volo per pubblicare con editori più importanti, noi siamo solo stati contenti.
La filosofia della competizione non ci interessa, né la vogliamo. Vogliamo solo divertirci occupandoci della fantascienza e della letteratura fantastica che amiamo, ospitando autori e progetti che per motivi meramente commerciali non trovano una casa altrove almeno temporaneamente.
O autori che vogliano dal proprio editore cose che possiamo fare solo noi, ma questa è un’altra storia.
Un premio a questi libri va, ovviamente e principalmente, al merito degli autori che or ora vengono letti dalla giuria e che saranno scelti solo per i loro meriti, tuttavia, dovesse andar bene, per noi di Scudo sarebbe anche un riconoscimento per la nostra opera silenziosa di tutti questi anni.
Come diceva Forrest Gump, è tutto ciò che ho da dire sull’argomento.
In copertina Luca Oleastri e Giorgio Sangiorgi, assieme a un paio di amici…
Giorgio Sangiorgi
Sangiorgi lavora e vive a Bologna. Dopo un esordio nel campo del fumetto, ha vinto alcuni premi letterari locali per poi diventare uno degli autori e dei saggisti della Perseo Libri Il suo libro "La foresta dei sogni perduti" ha avuto un buon successo di pubblico. Ora pubblica quasi esclusivamente in digitale e alcuni suoi racconti sono stati tradotti e pubblicati in Francia e Spagna.