È MORTO L’ATTORE CARMINE CARIDI
Confortato dall’affetto dei suoi cari è morto il 29 maggio 2019 al Cedars-Sinai di Los Angeles, in seguito a una brutta caduta, il noto attore e caratterista Carmine Caridi, noto sopratutto per il suo ruolo di Padrino nella seconda pellicola della celebre saga di Francis Ford Coppola che ai tempi l’aveva selezionato come sua prima scelta anche nel primo film per il ruolo di Sonny Corleone, salvo poi sostituirlo con James Caan per la sua altezza.
Di origini italiane, nato a New York il 23 gennaio 1934, Carmine era dotato di una verve naturale e il mondo dello spettacolo lo ha attratto irresistibilmente donandogli nel corso di 60 anni di carriera una molteplicità di ruoli che spaziano attraversi molti generi: dal teatro al cinema e alla televisione.
Del pari l’attore è passato di ruolo in ruolo – caratterista, comprimario e a volte anche protagonista – in pellicole di genere action, poliziesco, drammatico ma anche in commedie e film più leggeri diretti da registi di livello, tra cui Una strana coppia di suoceri (The In-Laws, 1979), di Arthur Hiller; Il principe della città (Prince of the City, 1981), di Sidney Lumet (1981); Chi più spende… più guadagna! (Brewster’s Millions, 1985), regia di Walter Hill; Una vacanza di troppo (Summer Rental, 1985), di Carl Reiner; Casa, dolce casa? (The Money Pit, 1986), regia di Richard Benjamin; Boxe (Split Decisions, 1988), regia di David Drury; Havana (1990) per la regia di Sydney Pollack; e ancora con Coppola, seppur in un altro ruolo ne Il padrino – Parte III (The Godfather: Part III, 1990); Che vita da cani! (Life Stinks, 1991), di Mel Brooks; Femme fatale (1991) di Andre R. Guttfreund; Bugsy (1991) di Barry Levinson; o ancora nel nostrano Killer per caso diretto da Ezio Greggio nel 1997.
Tra gli ultimi suoi lavori Nessuno sa nulla (Nobody Knows Anything!, 2003) di William Tannen e Runaways di Brent Bambic girato nel 2004, lo stesso anno in cui l’attore, unico caso nella storia degli Academy Awards, è stato cacciato per indegnità in quanto coinvolto in un traffico malavitoso di riproduzioni illegali di grandi film… Una storia degna del suo ruolo nei film de Il Padrino.
Nell’ambito della fantascienza lo si ricorda per la sua partecipazione al film (televisivo) Il Fantabus (1975) diretto da James Frawley, in Italia uscito sul grande schermo. Peraltro in televisione il suo repertorio di partecipazioni spazia da: Phyllis, 25 episodi (1975-1977) a 2 episodi de Il tenente Kojak (Kojak,1975-1977); e ancora alla miniserie del 1977 The Godfather: A Novel for Television a Quincy (Quincy M.E., nel 1977), ad Agenzia Rockford (The Rockford Files nel 1979), al popolare legal-thriller Barnaby Jones nel 1980; o ancora al popolarissimo musical Saranno famosi (Fame) in ben 14 episodi (1982-1983) nel ruolo del padre di Martelli; fino ai 4 episodi nel 1988 per la serie inedita in Italia Starting from Scratch.
Sergio Giuffrida
Classe 1957, genovese di nascita, catanese d'origine e milanese d'adozione. Collabora alla nascita della fanzine critica universitaria 'Alternativa' di Giuseppe Caimmi, e successivamente alla rivista WOW. Dai primi anni Novanta al novembre 2021 è stato segretario del SNCCI Gruppo Lombardo. Attualmente è nel board di direzione con Luigi Bona della Fondazione Franco Fossati e del WOW museo del fumetto, dell'illustrazione e del cinema d'animazione.