SKYDOME – CENTO PAROLE
Nella microstoria di oggi, lo scenario si apre su una Terra invasa dagli alieni…
t.c.b.
Skydome, di Giuseppe Nardoianni
Anno 2029. Arrivarono all’improvviso, nessuno più ci credeva: Loro erano qui.
La misera difesa che l’umanità oppose venne spazzata via.
Prima comandavamo. Ora siamo superstiti in attesa di riscatto, chiusi dentro delle riserve, ci resta solo una parvenza di civiltà.
Anno 2059, sulla soglia dei cento anni ho il compito di insegnare ai più piccoli come era, una volta, il nostro pianeta: bellissimo, lussureggiante e pieno di vita. Ora, viviamo sotto un cielo di pietra, niente Sole, né Luna, né stelle. A pensarci bene nemmeno io sono vivo. Quando spengono la proiezione olografica la mia immagine svanisce, nel vuoto.
Il racconto “Skydome” è World © di Giuseppe Nardoianni. All rights reserved.
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Tea C. Blanc
È comasca. Vive un po' a Como, un po' in Svizzera. Collabora ad alcune riviste, sia cartacee che digitali. Ha pubblicato un racconto di genere fantastico con Edizioni Dell’Angelo; il romanzo dagli spunti fantascientifici “Mondotempo” (Watson Edizioni, collana Andromeda). Ha partecipato a varie antologie di autori vari con racconti o saggi. Finalista a vari premi, tra cui Premio Urania nel 2024.