
MARE D’AUTUNNO – CENTO PAROLE


Oggi un drabble di Paolo Marongiu, che avevamo già letto in un altro suo racconto brevissimo di cento parole qui.
In questa storia fantastica ci sono note calde, marine e solari, che potrebbero diventare nostalgiche, se non fosse che…
t.c.b.
Mare d’autunno, di Paolo Marongiu
Mi piace osservare le onde in autunno e ricordare le nostre passeggiate nell’immensa spiaggia solitaria. Lui parlava di mondi paralleli, di entità fatte di luce e movimento, dei segreti dell’entropia. Io lo ascoltavo per ore, catturato dalla sua voce calda e dal rumore della risacca.
Finché, durante una delle nostre lunghissime nuotate, si allontanò verso l’orizzonte e non tornò mai più.
Mi piace camminare nella spiaggia deserta.
Ogni tanto arriva un’onda più grande delle altre. Ricopre la battigia, mi sfiora e si ritrae, lasciando un disegno sulla sabbia. Un disegno inconfondibile. Il disegno delle sue orme.
Questo racconto è World © di Paolo Marongiu. All rights reserved.
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Nell’immagine, una fotografia di Rodolfo Angelosante


Tea C. Blanc
È comasca. Vive un po' a Como, un po' in Svizzera. Collabora ad alcune riviste, fra cui "Giornale Pop", webzine diretta da Sauro Pennacchioli, e "Andromeda - rivista di fantascienza", diretta da Alessandro Iascy. Ha pubblicato un racconto di genere fantastico con Edizioni Dell’Angelo e il romanzo dagli spunti fantascientifici “Mondotempo” (Watson Edizioni, collana Andromeda).