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CORRI RAGAZZO LAGGIÙ – CENTO PAROLE

CORRI RAGAZZO LAGGIÙ – CENTO PAROLE
È di Davide Bortolo il drabble di oggi, primo suo contributo alla rubrica Cento parole. Scrittore amatoriale genovese, scaricatore di porto, è amante di libri, cinema, fotografia, buon cibo, viaggi, trekking e rugby.

In questo microracconto fantascientifico la caccia ha assunto aspetti molto nuovi, ma non per questo meno eccitanti…

t.c.b.

 

 

Corri ragazzo laggiù!, di Davide Bortolo

 

Corro all’impazzata giù per il crinale. Cerco la mia preda nella selva.
Appena la scorgerò, mirerò e dirò «Mia!», poi sparerò. Talvolta sbaglio.
La caccia mi eccita nonostante sia cambiata molto dopo i provvedimenti planetari presi nei secoli scorsi per la salvaguardia dell’ambiente.
L’ingegneria robotica ha così dato “vita” a delle prede sintetiche (devo ammetterlo: sono perfette!), e perfino a dei robot cacciatori coi quali poter rivaleggiare.
Il cuore mi batte forte quando scorgo il cervo. Punto il fucile, poi sento un rumore a sinistra. Un robot cacciatore mi punta contro il suo arco.
«Mio!». Non sbaglierà.

 

 

Il racconto “Corri ragazzo laggiù” è World © di Davide Bortolo. All rights reserved.

 

(Segui questo link e spedisci un tuo breve racconto fantastico di cento parole)

 

 

L’Autore, con il titolo, ha voluto fare un omaggio a Jeeg robot d’acciaio

Tea C. Blanc
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È comasca. Vive un po' a Como, un po' in Svizzera. Collabora ad alcune riviste, fra cui "Giornale Pop", webzine diretta da Sauro Pennacchioli, e "Andromeda - rivista di fantascienza", diretta da Alessandro Iascy. Ha pubblicato un racconto di genere fantastico con Edizioni Dell’Angelo e il romanzo dagli spunti fantascientifici “Mondotempo” (Watson Edizioni, collana Andromeda).

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