

Mentre apparentemente il nuovo corso della politica, Trump in testa, vede l’affermazione di una nuova visione nella quale prevale l’opposto dei principi del politically correct professato dal movimento Me too, la puritana e francamente piuttosto stupida industria dello spettacolo americana esclude, nonostante l’iniziale diniego, un regista del calibro di Bryan Singer dalla direzione del nuovo film Red Sonja a seguito delle accuse (peraltro non provate) di cattiva condotta in un caso di violenza sessuale.
Sarà quindi Jill Soloway, il creatore di Transparent, a prendere le redini, sia creative che tecniche, del progetto. Soloway, infatti, scriverà e dirigerà il film per il marchio Millennium Films. Recentemente, a febbraio, Avi Lerner della Millennium aveva confermato che le riprese del film erano state ritardate. Mentre Singer aveva affrontato accuse di cattiva condotta in passato, un rapporto all’inizio di quest’anno dettagliava le accuse secondo cui Singer aveva avuto rapporti sessuali inappropriati con quattro giovani, rinnovando così la reazione contro il regista di Bohemian Rhapsody che ha ripetutamente negato le accuse. In realtà, alcuni analisti hanno sottolineato come la campagna denigratoria sia stata un’abile mossa pre-Oscar proprio per screditare il regista e il film da parte di alcune lobby dell’establishment cinematografico d’oltreoceano.
La scelta di Soloway è una solida mossa strategica da parte di Lerner, considerando la sua diversa storia ed estrazione culturale. Il pluripremiato sceneggiatore e regista è, infatti, in prima linea nel movimento per la diversità e l’inclusione nel mondo dello spettacolo, sia come persona con una precisa apertura di genere che come creatore della rivoluzionaria serie di Amazon Prime incentrata sul tema dei transgender, la succitata Transparent. Non a caso Soloway ha licenziato la star Jeffrey Tambor dalla serie del 2018 dopo che due dipendenti dello show si erano fatti avanti con accuse di cattiva condotta nei confronti dell’attore.
Soloway è noto anche per la produzione dell’eccellente serie drammatica Six Feet Under e per la regia del film Afternoon Delight.
Se la nuova scelta si rivelerà vincente solo il tempo ce lo dirà…
Classe 1957, genovese di nascita, catanese d'origine e milanese d'adozione. Collabora alla nascita della fanzine critica universitaria 'Alternativa' di Giuseppe Caimmi, e successivamente alla rivista WOW. Dai primi anni Novanta al novembre 2021 è stato segretario del SNCCI Gruppo Lombardo. Attualmente è nel board di direzione con Luigi Bona della Fondazione Franco Fossati e del WOW museo del fumetto, dell'illustrazione e del cinema d'animazione.
Non mi sembra ipocrita, se ammettono il motivo reale dell’allontanamento: sarebbe ipocrita se invece cercassero una scusa diversa. Poi può darsi che non sia legittimo, e se la dovranno vedere e loro avvocati.
L’ipocrisia sta nel fatto che prima hanno detto che non importava mentre dopo hanno detto il contrario