Venezia – The Testament of Ann Lee
Musical misticheggiante e sui generis con vaghe suggestioni fantastiche, ‘The Testament of Ann Lee’ ripercorre la vita vera di una delle più famose veggenti quacchere che dall’Inghilterra del diciottesimo secolo è costretta ad emigrare nel Nuovo Mondo, con il sostegno e l’aiuto di alcuni devoti, al fine di costruire una nuova e più pura comunità religiosa dedita a Dio e alla completa castità.
Presentato all’interno del concorso ufficiale, al di là del tema proposto che potrebbe suscitare perplessità – si tratta comunque di una storia vera le cui comunità religiose, per quanto ridotte, esistono tutt’oggi – la pellicola inglese diretta con una buona cifra registica dalla brava attrice, sceneggiatrice e regista svedese Mona Fastvold vede nei panni della protagonista una ispirata Amanda Seyfred assolutamente in parte.

Storia e religione si intrecciano indissolubilmente con la musica e la danza – i rituali sono propri di questa religiosità – ricordando idealmente le danze sacre dei dervisci islamici, anch’essi peraltro parzialmente invisi all’Islam più tradizionalista e conservatore.
La sceneggiatura è stata scritta a quattro mani dalla regista insieme al marito Brady Corbet che proprio l’anno scorso a Venezia ha vinto il Leone d’Argento per la sua regia del controverso ‘The Brutalist’ la cui sceneggiatura ha visto entrambi i coniugi candidati al premio Oscar.

Sergio Giuffrida
Classe 1957, genovese di nascita, catanese d'origine e milanese d'adozione. Collabora alla nascita della fanzine critica universitaria 'Alternativa' di Giuseppe Caimmi, e successivamente alla rivista WOW. Dai primi anni Novanta al novembre 2021 è stato segretario del SNCCI Gruppo Lombardo. Attualmente è nel board di direzione con Luigi Bona della Fondazione Franco Fossati e del WOW museo del fumetto, dell'illustrazione e del cinema d'animazione.