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Test rapido

Test rapido

 

Marco sbirciò tra le tapparelle.
La strada era deserta.
Il vento trascinava le foglie del vecchio olmo e le ammucchiava sotto le scale dell’edicola all’angolo.
Non aveva nessuna intenzione di uscire, dopo quello che era successo. Ormai era solo, insieme a un mucchio di foglie morte.

Sergio Mastrillo, 15 Novembre 2020

 

Quello che era accaduto era nell’aria… si posava sulle foglie ammucchiate, una leggera patina grigiastra. Si stava posando ovunque… una pioggia sottile che parlava di morte.

Quando venne sera e l’aria si ripulì, si avventurò sul soffice tappeto grigio e arrivò allo sbocco del grande piazzale, dove li aveva visti mentre li conducevano al macello.

Li aveva visti dimenarsi e urlare tra le fiamme, bruciare e consumarsi fino alle ossa. Ora tutto taceva e vedeva solo ciò che restava di loro. Una coltre sottile di cenere sospinta dal vento e depositata per terra con quella dolcezza che non era stata riservata ai malcapitati.

Il piazzale era deserto, ma solo poche settimane prima era stato ingombro di macchine ferme con dentro persone che cercavano di rimanere calme e attendevano pazientemente il loro turno.

Gli operatori sanitari dotati di tutti i dispositivi di protezione regolavano il flusso e guidavano le persone verso i varchi. I corpi speciali avevano creato un cordone tutt’intorno.

Quando erano arrivati tutti avevano pensato che fossero lì per garantire protezione e sicurezza, ma nessuno si era chiesto: protezione da cosa?

Quando richiamò la sua proiezione olografica ormai era notte fonda. La usava per tenere sotto controllo il territorio circostante e per accertarsi di non essere in pericolo.

Si era rifugiato in una vecchia casa solo poche settimane prima ed era certo che lo stessero ancora cercando. In fondo… quello che era successo era colpa sua.

Il virus era mutato.

La notizia aveva fatto il giro del mondo in pochissimo tempo. La mutazione aveva reso del tutto inefficace il vaccino messo a punto dalla sua equipe.

Si era nuovamente rimesso al lavoro, ma vani erano stati i suoi sforzi. La mutazione sfuggiva a ogni tentativo di cura.

Il test rapido che individuava i portatori della mutazione era stato un suo brevetto.

Centinaia di persone, tra quelli che ogni giorno vi venivano sottoposti, risultavano positivi al test.

Di loro si occupavano i corpi speciali…

 

Annarita Stella Petrino
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Abruzzese, insegnante di Scuola Primaria, moglie e madre, scrive fantascienza da quando, a tredici anni, ha incontrato i libri di Isaac Asimov e dei suoi robot. Ha pubblicato diversi racconti su riviste di fantascienza, webzine e siti. Nel 2004 esce il suo primo romanzo di fantascienza "Ragnatela Dimensionale." Ha ottenuto distinzioni di merito in diversi concorsi.

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