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CARNIVAL OF SOULS

CARNIVAL OF SOULS

Carnival of Souls è un curioso e misconosciuto horror psicologico americano indipendente.

Un piccolo gioiellino nascosto e invisibile dove l’orrore è tutto nell’atmosfera gelida e inquietante. Una di quelle scoperte che invogliano a spulciare filmografie sui vari libri e siti di cinema alla ricerca di chicche simili.

Il film è un racconto gotico americano ambientato nel deserto dello Utah e in un sinistro parco divertimenti abbandonato (abbandonato?).

Una ragazza sopravvive, non si sa come, a un mortale incidente automobilistico. L’auto su cui viaggiava precipita da un ponte e finisce nel fiume sottostante. Il mezzo non viene più ritrovato, così come le altre due passeggere. La protagonista è invece rintracciata ore dopo, senza memoria di come abbia fatto a salvarsi.

Una settimana dopo si trasferisce a Salt Lake City, assunta per suonare l’organo in una locale chiesa, ma incubi notturni e visioni di una figura macabra iniziano a perseguitarla. La donna manifesta inoltre una strana attrazione verso un padiglione abbandonato: un vecchio parco divertimenti in mezzo al deserto con una sinistra sala da ballo…

Il film avanza con scene sempre più inquietanti e surreali, trascinando lo spettatore in una dimensione a-spaziale e a-temporale in cui è difficile capire cosa sia reale o no. La rivelazione finale è per certi versi intuibile e oggi abbastanza abusata ma che, ovviamente, non vi riveliamo.

Opera straordinaria, ancora più incredibile se si pensa che è la prima (e anche l’unica) del regista Herk Harvey, autore di cortometraggi e documentari che qui si è occupato anche della sceneggiatura (non accreditato) e ha interpretato il personaggio più inquietante degli incubi della protagonista.

Il cast tecnico era ridotto a sole sei persone, regista compreso. Quello di supporto, invece, era composto da attori di Lawrence, Kansas, area dove fu girato gran parte del film.

Alla sua uscita in sala, nel 1962, passò inosservato e fu ignorato dal pubblico e dalla critica. Con le successive messe in onda sulla televisione americana a tarda notte, il film è diventato un vero cult, almeno in patria.

In Italia, inedito nelle sale e mai doppiato, è uscito in Dvd nel 2008 per la Enjoy Movies in versione originale sottotitolata. Un film assolutamente da riscoprire, uno dei 10 film horror sottovalutati da recuperare e guardare secondo la lista che il critico John Wenz ha stilato per conto della prestigiosa Polygon Essentials.

Alla fine degli anni Ottanta, Candace Hilligoss, l’attrice protagonista, scrisse un trattamento per un possibile sequel del film. Lo portò al produttore Peter Soby Jr. che decise invece di produrre un remake, Carnival of Soul (1998). Il film racconta una storia molto diversa dall’originale. Le uniche cose che hanno in comune sono il set da luna park e la soluzione finale. Del vecchio cast, solo John Clifford venne accreditato del soggetto mentre l’attore Sidney Berger, uno degli interpreti del film originale, comparve in un cameo.

SCHEDA

Titolo originale: Carnival of Souls
Regia: Herk Harvey
Soggetto: Herk Harvey
Sceneggiatura: John Clifford
Durata: 78’
Paese di produzione: USA
Anno: 1962
Cast: Herk Harvey, Candace Hilligoss, Frances Feist, Art Ellison, Sidney Berger

Roberto Azzara
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(Caltagirone, 1970). Grande appassionato di cinema fantastico, all'età di sette anni vide in un semivuoto cinema di paese il capolavoro di Stanley Kubrick “2001: odissea nello spazio”. Seme che è da poco germogliato con la pubblicazione del saggio “La fantascienza cinematografia-La seconda età dell’oro”, suo esordio editoriale. Vive e lavora a Pavia dove, tra le altre cose, gestisce il gruppo Facebook “La biblioteca del cinefilo”, dedicato alle pubblicazioni, cartacee e digitali, che parlano di cinema.

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