


Non mi piace il romanzo Largo! Largo! (Make room! Make room!, 1966) di Harry Harrison. Lo trovo “ideologico”, praticamente una lunga filippica sulla minaccia della sovrappopolazione e a favore del controllo delle nascite, dalla trama poliziesca esile e dai personaggi bidimensionali. L’unica cosa che resta nella memoria è il ritratto di New York nel 1999: caotica e al collasso.
Amo, invece, il suo adattamento cinematografico Soylent Green (titolo italiano: 2022: i sopravvissuti): la trama è di gran lunga meglio costruita, i personaggi approfonditi, l’impatto visivo e scenografico della New York 2022 semplicemente indimenticabile. E ha fatto scuola: le file di newyorkesi affamati, l’urbanizzazione selvaggia, i contrasti fra le baracche dei poveri e i palazzoni dei ricchi si riflettono in titoli più famosi come “1997: fuga da New York” e “Blade Runner”.
Il film fu fortemente voluto dal suo protagonista, Charlton Heston, che nella prima metà degli anni ’70 conosceva la sua seconda giovinezza dopo il successo di Il pianeta delle scimmie, e interpretava un film di fantascienza dopo l’altro.
Di grande impatto il colpo di scena finale. I critici europei lo presero molto sul serio, interpretandolo come una metafora dello sfruttamento capitalistico. Invece Harrison lo sminuisce affermando che fu solo un espediente sensazionalistico per convincere la MGM a produrre il film.
Un difetto in comune libro e film ce l’hanno: entrambi non riescono a prevedere uno sviluppo tecnologico; la tecnologia del 1999 e quella del 2022 sono in pratica quelle degli anni ’60-’70. Così, nel libro Thorn fa una ricerca su un’impronta digitale a mano e senza nessun supporto elettronico o informatico, mentre nel film la sua ragazza gioca a Space Computer, un videogioco del 1971 (e vi lascio immaginare la sua grafica).
Altri interessi oltre al cinema e alla letteratura SF, sono il cinema e la la letteratura tout-court, la musica e la storia. È laureato in Lingue (inglese e tedesco) e lavora presso l'aeroporto di Linate. Abita in provincia di Milano