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2001 ODISSEA NELLO SPAZIO, UN RICORDO

2001 ODISSEA NELLO SPAZIO, UN RICORDO

Visto che in questi giorni è ricorso l’anniversario italiano di 2001: odissea nello spazio, su invito di Roberto Azzara mi permetto di lanciare questo ricordo.
Correva l’anno 1968 e andavo a scuola al Real Collegio Carlo Alberto di Moncalieri a Torino. Quando quell’inverno uscì in sala la pellicola di Stanley Kubrick, ero eccitatissimo. Francamente ai tempi non sapevo neanche chi fosse il regista. Quello che sapevo per certo era che si trattava del primo vero grande kolossal di fantascienza da anni, che era ambientato nello spazio vero, che gli effetti speciali erano strepitosi e in ultimo, ma non da meno, che a firmare il soggetto era stato il grande Arthur C. Clarke, vero poeta della Sf letteraria del momento.
Come dicevo, il film uscì a fine autunno (Roberto mi segnala che il giorno esatto è stato il 12 dicembre 1968) ma non riuscii ad andare subito a vederlo, come fece invece, con mia grande invidia, mio fratello Manlio, tra l’altro responsabile del mio contagio nei confronti della fantascienza.
Grazie al cielo quelli erano tempi in cui la vita di un film in sala non era, così come oggi, di poche settimane. Pensate che allora esistevano ancora le terze visioni che tenevano in sala un film anche dopo un anno dall’uscita. Tuttavia l’impatto e il successo della pellicola furono tali che, durante quelle vacanze di Natale, potei coronare la lunga attesa proprio la notte del 31 dicembre alla proiezione di mezzanotte (a quei tempi andava di moda) insieme a mia madre.
La sala era il cinema Alcione in piazzetta Vetra a Milano, l’unico che ai tempi aveva i sistemi di proiezione più avanzati e, in particolare, il cinerama 70 mm con cui era stato girato 2001.
Ricordo ancora che la sala era completamente piena di persone di tutte le età e che, allo scoccare del nuovo anno, la proiezione fu interrotta circa alla sua metà per permettere a tutti di gridare gli auguri, alzare i calici e brindare entusiasti al nuovo anno.
È curioso notare come questo capolavoro, della fantascienza in particolare ma della Settima Arte in generale, abbia tuttavia avuto recensori che ne avevano capito poco o nulla. Ricordo ancora una delle famose recensioni in due righe del quotidiano La Notte, all’epoca il più letto e gettonato dal pubblico serale e da quello dei nottambuli. Raccontando il film, più o meno recitava così: “Esploratore africano trova tribù di scimmie intelligenti e parte per Giove alla ricerca delle loro origini.”!

Ancora auguri, buon vecchio caro 2001: odissea nello spazio

Sergio Giuffrida
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Classe 1957, genovese di nascita, catanese d'origine e milanese d'adozione. Collabora alla nascita della fanzine critica universitaria 'Alternativa' di Giuseppe Caimmi, e successivamente alla rivista WOW. Dai primi anni Novanta al novembre 2021 è stato segretario del SNCCI Gruppo Lombardo. Attualmente è nel board di direzione con Luigi Bona della Fondazione Franco Fossati e del WOW museo del fumetto, dell'illustrazione e del cinema d'animazione.

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