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Il villaggio dei dannati – 2

Il villaggio dei dannati – 2
(The Village of damned)

Preoccupato per l’improvviso silenzio che isola l’intero paese, Alan (Michael Gwynn) si dirige in macchina verso Midwich, Nei pressi del villaggio incontra il poliziotto locale ed entrambi, passata una curva, trovano l’autobus del paese che è andato fuori strada.

I passeggeri non danno segno di vita sebbene i danni sembrino lievi. Il poliziotto si avvicina per ispezionare ma cade anch’egli a terra privo di sensi. Alan si mette in contatto con il Ministero e quasi immediatamente la zona viene circondata dalle truppe.

La misteriosa barriera non è generata da un gas, se così fosse il vento la allargherebbe o la disperderebbe, sembra quasi che un muro invisibile delimiti la zona infetta.

Un soldato vi si addentra con una maschera antigas e legato con una corda, cade a terra e viene immediatamente recuperato. Quando rinviene ha freddo e sente le dita ghiacciate.

Un aereo che sorvola la zona si abbassa troppo, il pilota sviene e il velivolo precipita schiantandosi al suolo.

Mentre Alan diffida per radio altri aerei a sorvolare la zona, cominciano a scorgersi segni di vita sull’autobus e, lentamente, tutti si riprendono. La barriera è come svanita. Gordon (George Sanders) e sua moglie Anthea (Barbara Shelley), accolgono Alan stupiti per primi di quanto è accaduto. Sono le tre meno dieci.

Le ipotesi sono molte, ma le prime analisi non danno alcun risultato, alcuna risposta valida su quanto potrebbe essere accaduto.

Alan: “Un punto è assodato: qualunque cosa fosse era statico, inodoro e invisibile, non rilevabile ai radar, non era metallico e non spostava i contatori geiger. Tu hai ricevuto i rapporti: non ci sono segni di mutamenti fisici, biologici o psicologici.”

Gordon: “Tutto ciò non vuol dire niente… Per esempio: l’esposizione ai Raggi X o Gamma non procura conseguenze immediate. Quella gente va tenuta sotto osservazione.

Due mesi dopo diventano evidenti le conseguenze di quel giorno: tutte le donne del villaggio in grado di concepire sono in stato di gravidanza e tre mesi dopo, osservando le radiografie di Anthea Zellaby, gravida anch’essa, il Dottor Willers (Laurence Naismith) esclama:

Willers: “È uno degli embrioni più perfetti che abbia mai visto.

Gordon: “Sì…ma è normale?

Willers: “È più che normale: è un embrione di sette mesi dopo soli…cinque mesi.

Gordon cerca di consolare la moglie dicendole che tutto procede perfettamente e che il feto si presenta come assolutamente normale, ma la donna non vuole sentire ragioni: è spaventata, la notte non riesce a dormire.

Gordon le ricorda che non deve agitarsi troppo perché tra poco avrà un bambino…al colmo della disperazione lei gli risponde:

Anthea: “Sì, ma di chi? Tuo?!” Il dottore sa dirmi come io l’abbia concepito? Quale cervello avrà, da dove proviene…Sa dirmi questo: da dove proviene?

Il tempo passa e i bambini cominciano a nascere. Tutti i neonati pesano sui sei chili, hanno tutti gli stessi capelli biondi e occhi profondi e penetranti.

Il Dottor Willers li esamina più da vicino mettendo una radice di capello presa dalla cute del figlio di Gordon, David, sotto il microscopio e le prime differenze cominciano a farsi palesi.

Gordon: “Appartiene a mio figlio David…Ha mai veduto capelli di quel tipo? E… ha notato le unghie?

Willers: “Sono più strette delle nostre, coprono una superficie minore della falange ma sono schiacciate uguali…

Gordon: “E l’analisi del sangue?

Willers: “Ah, è prematuro. Il sangue in circolo è ancora quello del gruppo materno.

Gordon: “Perciò, in apparenza, sono normali con queste eccezioni: strani occhi, disarmanti direi, delle insolite unghie e ignoto gruppo di capelli…

Willers: “Comunque sia il loro sviluppo fisico è eccezionale: come età hanno solo quattro mesi, ma sviluppo e capacità sono quelli di… di diciotto mesi.

Anche se, come si è detto, tutte le donne in grado di partorire di quel paese di circa mille persone risultino incinte, i bambini, per ragioni di sceneggiatura, alla fine saranno solo dodici: sei maschi e sei femmine.

Costoro si riveleranno ancora più diversi del previsto.

Dai primi, lievi, ma sicuri indizi sembra che abbiano la possibilità di entrare nelle menti altrui e di comandarle e quando una qualsiasi informazione viene data ad uno di loro è come se venisse data a tutti.

A riprova di ciò Gordon esegue un test usando una scatola apribile con un gioco di incastri. Dopo una brevissima ricerca uno di loro riesce ad aprire il contenitore con la massima facilità e ancora più veloci sono tutti gli altri a cui viene mostrata. La conclusione è che i piccoli possiedano delle evidenti doti di telepatia.

Il tempo trascorre ancora e, a nove anni, i bambini, hanno un’intelligenza e una capacità di apprendere assolutamente al di fuori del normale.

A difenderli è rimasto ormai il solo Gordon. Egli è convinto che, inculcando loro i valori morali, si possano avere a disposizioni le migliori menti del mondo per il bene dell’umanità. Gordon partecipa a una riunione al Ministero, dove in pratica si dovrà decidere il destino di questi bambini prodigio.

Prende la parola Sir Edgar Hargraves (Richard Vernon) per conto del Ministro.

Sir Edgar: “Signori, il nostro Ministro degli Interni mi ha autorizzato a mettervi al corrente che Midwich non è la sola colonia di tali ragazzi. (Indica un paese sulla carta alle sue spalle) Qui, in un paese dell’Australia del Nord, trenta fanciulli nacquero in un giorno, ma qualcosa non andò liscio: morirono tutti dopo dieci ore dalla nascita. In una tribù esquimese ne nacquero dieci. La comunità pensò a un maleficio: dei fanciulli biondi nati da madre bruna violavano il tabù e li uccisero. Nel mondo oltre cortina si verificarono altri due casi similari, uno a Alkutz, qui, ai confini della Mongolia… un brutto affare: gli uomini uccisero i nati e le madri. Il secondo nelle montagne del Nord Ovest: i fanciulli sono viventi. Dalle nostre informazioni risulta che essi ricevono un’istruzione ad alto livello. Furono tutti concepiti lo stesso giorno di quelli di Midwich.

1° Uomo: “Sono trascorsi già tre anni: abbiamo scoperto nulla sull’origine dei ragazzi?

2° Uomo: “Gli indizi sono pochi…

1° Uomo: “Zellaby, lei avrà qualche teoria.

Zellaby: “Sì, infatti…

Sir Edgar: “Ma posso far presente che Zellaby è parte troppo interessata…

Gordon: “La mia posizione di presunto padre influenza il mio raziocinio scientifico: è questo che teme?

Sir Edgar: “Esattamente questo.

Gordon: “Beh, sentiamo che ci dicono gli altri.

Sir Edgar: “Dottor Carlisle?

Carlisle: “(Keith Pyott) Qui siamo in presenza di mutazioni. Ogni tanto, nei millenni, un salto brusco può avvenire nella vita animale o vegetale. Improvvisi cambiamenti e senza apparente ragione…

Sir Edgar: “E questo spiega perché diversi paesi furono isolati per diverse ore?

Carlisle: “No, Signore…No, purtroppo…

Sir. Edgar: “Bene, grazie, ci sono altre teorie?

Smith: “(John Stuart) Sì. C’è la possibilità di trasmissione di energie. Per chiarire il concetto: noi oggi lanciamo razzi radar nei lontani spazi con molta precisione, impulsi elettrici sono riflessi dalla Luna e continuamente riceviamo impulsi da altri pianeti e stelle e gli impulsi sono energia e materia.

Sir Edgar: “Lo sapevamo, Professor Smith, e che cosa ne conclude?

Zellaby: “Il Professore e io la pensiamo uguale: ciò che noi facciamo, altri nell’universo possono saper fare meglio…

Smith: “Esatto.

1° Uomo: “Il parere vostro è che questi fanciulli siano il risultato di impulsi diretti su noi da qualche fonte spaziale.

Gordon: “Beh, è solo una teoria, però niente la contraddice. Forse è un caso di mutazioni, forse è una nuova razza terrestre, ma ci serve altro tempo per controllare… tempo.

Sir Edgar: “Un momento, Zellaby… Generale, lei mi ha accennato a certi fatti a Midwich, di che si tratta?

Leighton: “(John Phillips) Una serie di disgrazie fra i bambini del villaggio, e sempre dopo contatti avuti con… gli altri…

Gordon: “I ragazzi s’azzuffano dappertutto.

Leighton: “No, qui non si è mai trattato di zuffe. Non c’è mai stato segno di violenza ma, pochi giorni fa, un bimbo, buon nuotatore, è affogato in uno stagno senza motivo plausibile.

Gordon: “Cose che possono accadere…

La difesa di Gordon prosegue accanita: egli agisce nell’interesse della scienza e non vuole privare la stessa di oggetti di studio senza pari. Inoltre, quei bambini potrebbero essere la risposta al futuro dell’uomo.

La riunione si scioglie dopo aver approvato la proposta di Zellaby: egli ha un anno di tempo per studiarli, li riunirà tutti sotto uno stesso tetto a Midwich, in modo da poterli osservare meglio.

Le lezioni di Zellaby iniziano sotto una cattiva luce: i bambini si rifiutano di rispondere alle sue domande e rivelano, a ogni giorno che passa, l’estensione ed il controllo dei loro poteri.

Di lì a qualche tempo accade la prima disgrazia e alla presenza di Anthea. Una macchina, per poco, non investe uno dei ragazzi, il guidatore ne discende e si profonde in scuse così tutto sembrerebbe finito, ma, ecco: gli occhi dei ragazzi sembrano illuminarsi e l’uomo, come un automa privo di volontà, risale in macchina, avvia il motore e va a sbattere a tutta velocità contro un muro morendo sul colpo.

Anthea non può far nulla: una strana forza, esercitata da uno dei ragazzi, la tiene ferma, immobile ad assistere impotente alla scena. Il morto si chiamava Edward Pawle e al processo che ne segue, la sua morte viene considerata accidentale, grazie anche alla testimonianza di Anthea la quale, sotto evidente influsso ipnotico di David, non fornisce alcuna prova sicura a favore di qualcosa di diverso.

La sentenza però scatena l’ira del fratello del morto, James (Thomas Heathcote), che urla in tribunale minacce contro “i veri assassini”.

Poche ore dopo Gordon e Anthea stanno discutendo con Alan la situazione quando vedono passare davanti a loro James Pawle armato di una doppietta.

Le sue intenzioni sono chiare e i tre lo implorano di fermarsi, ma quando alla fine raggiungono il loro scopo è troppo tardi. I ragazzi lo hanno notato, ne hanno letto i pensieri e capite le sue intenzioni. Per loro non esiste perdono. Mentre uno di essi tiene sotto controllo i tre, gli altri obbligano James a mettersi la doppietta sotto la gola: le mani sudate alzano il cane dell’arma e premono il grilletto. Solo allora Gordon, Alhena ed Alan possono riprendere il controllo del loro corpo.

Lo scienziato si sente sempre più colpevole di quanto sta accadendo e si accorge che tutti i suoi tentativi per capire quei fanciulli sono destinati a fallire.

Intanto una telefonata fatta dal Generale Leighton avvisa Alan e quindi Gordon che i sovietici hanno distrutto con un cannone a lunga gittata il villaggio dove vivevano i bambini “strani”, senza evacuarlo, per non metterli allarme.

In vista di questo nuovo sviluppo il compromesso chiesto da Gordon viene annullato: la decisione sulla sorte dei ragazzi verrà presa il più presto possibile in una riunione alla quale Alan è stato invitato.

La morte dei fratelli Pawle ha scatenato però la paura e l’ira degli abitanti del villaggio che marciano verso la casa dove alloggiano i bambini. In mano hanno delle torce, dei fucili e dei forconi.

David li accoglie da solo davanti alla porta e la scena che ne segue è allucinante. Con la sola forza del pensiero il bambino fa cadere la torcia dalle mani del capogruppo ai piedi di quest’ultimo: le fiamme si alzano e il disgraziato, tenuto fermo e inchiodato al suo posto, viene lentamente bruciato vivo sotto gli occhi di tutti gli altri, impossibilitati a muoversi. Alan, che in distanza ha osservato la scena, giunge troppo tardi per salvare il poveretto e si scaglia, veemente, contro David

Alan: “Un uomo è morto!

David: “Dobbiamo proteggerci, noi!

Alan: “Ci sono le leggi per proteggervi.

David: “Non sono adeguate a noi.

Alan: “Ah, non sono adeguate?! Beh, se credete di poter vivere secondo delle leggi che noi non approviamo…

David: “Stai pensando a quello che è successo agli altri, in un’altra nazione…

Alan: “Sì, se ne sei al corrente, sai cosa vi spetta.

David: “Non succederà con noi…

Alan: “Razza di…

David: “Non succederà con noi perché dobbiamo sopravvivere, costi quel che costi… (I suoi occhi brucianti immobilizzano Alan) …Imparerete che siamo decisi a sopravvivere e che non potete far nulla per impedirlo… dovete imparare a non sfidarci… voi… non… dovete… sfidarci.

Alan viene riportato a casa Zellaby. Non è in pericolo di vita: è stato sottoposto ad uno shock d’incomprensibile natura. Mentre il Dottor Willers lo sta visitando David entra in casa annunciando che vuole parlare con suo padre.

David: “Mio zio si riprenderà…È stato un avvertimento per lui…e tutti voi.

(Gordon chiede ad Anthea di lasciarli soli. La donna, pur esitante, acconsente.)

David: “Tu non hai paura di noi.

Gordon: “No…però mi dispiace, David, di essermi sbagliato su di te.

David: “Se tu non fossi schiavo di emozioni, di sentimenti, anche tu avresti il nostro potere.

Gordon: “Già.

David: “Ma non ci riuscirai mai. È giunto per noi il tempo di andare via.

Gordon: “Via, dove?

David: “Via, prima che tentino di distruggerci.

Gordon: “Cosa farete?

David: “Beh, ci separeremo. Presto avremo l’età per fondare nuove colonie. Qui noi abbiamo sollevato troppo scalpore. Ci aiuterai ad andare via.

Gordon: “In che modo dovrei aiutarvi?

David: “Troverai tu il sistema di farci allontanare senza attirare l’attenzione. Ci darai ad alcune famiglie che siano ben disposte ad accoglierci.

Gordon: “Sì… beh, non è una cosa molto facile… Ci vorrà qualche giorno…

David: “E bada che nessuno lo sappia, sennò ci saranno altre disgrazie. Ci riferirai quel che hai potuto fare quando verrai alla lezione di venerdì.

Gordon: “David…

David: “Non sei in grado d’ingannarmi, questo lo sai, vero?”

Gordon: “Sì, questo lo so…

David: “Molto bene. Ci darai la tua risposta per venerdì. Buona notte, papà.

Gordon: “Buona notte, David…

Il giorno in cui Gordon deve dare una risposta ai ragazzi in base alle richiese, o meglio, agli ordini di David, giunge fin troppo presto.

Lo scienziato è ancora in casa, al pianoforte e sta suonando un motivo lento, dolce, la musica sua e di Anthea, di quando si sono conosciuti. È sera e Anthea deve accompagnare Alan a Londra, il fratello non può ancora guidare, ma la donna è preoccupata, come in preda ad un presentimento, non se la sente di lasciare solo il marito.

Anthea: “Andrai dai bambini anche stasera?

Gordon: “Sì. Ogni mercoledì e venerdì.

Anthea: “Dopo quanto è successo?

Gordon: “Specie dopo quanto è successo. Forse so come poterli affrontare. Se ho ragione non avremo più fastidi.

Anthea: “Cioè?

Gordon: “Te lo dirò se riesco. Su, andate ora, se no arriverete domattina.

Lo scienziato saluta Alan usando parole inconsuete: Abbi cura di lei.

Le intenzioni di Gordon appaiono a noi chiare: egli ha messo una bomba a orologeria nella borsa che porta abitualmente con sé alle lezioni. La regola affinché esploda pochi minuti dopo che è entrato e chiude la sua mente concentrandosi con tutte le sue forze di pensare a una muraglia. È la scena più bella di tutta la pellicola per cui vediamo di seguirla passo passo.

Gordon: “Buona sera, ragazzi. Oggi parleremo dell’energia atomica e di come le scoperte compiute circa cento anni fa abbiano cambiato le nostre conoscenze sugli elementi e sul posto dell’atomo…

David: “Dovevi dirci quali sistemazioni ci hai trovato.

Gordon: “…E sul posto dell’atomo…

David: “Sono le otto e ventisette. Perché sei nervoso?

Gordon: “Le sistemazioni… sì… sì, ve ne parlerò ora, fra… pochi momenti, ma prima voglio finire la lezione… la questione… dell’energia…atomica…

David: “Non stai pensando all’energia atomica… Stai pensando a… una… muraglia.

Primo piano sulla fronte di Gordon, sovrapposta ad essa appare una muraglia di mattoni sulla quale, lentamente, appaiono le prime crepe. La sua voce, anzi il suo pensiero, continua ostinatamente a ripetere:

Gordon: “<Una muraglia… una muraglia… devo pensare… a una muraglia… ci siamo, quasi… una muraglia… una muraglia… solo a questo devo pensare…>”

Gli occhi di tutti e dodici i bambini sono puntati su di lui e brillano della loro forza mentale, scandagliano la mente di Gordon spietatamente… lentamente, il muro si sgretola, si frantuma sempre di più.

Gordon: “<Una muraglia…solo a questo…una… muraglia…una muraglia…>”

Il muro si sfalda e, dietro a esso, appare l’immagine della bomba, la resistenza di Gordon è vinta.

Tutti gli occhi si puntano sulla sua borsa ma è troppo tardi: l’ordigno esplode proprio in quel momento distruggendo l’edificio, i bambini e Zellaby, colui che li aveva difesi fino all’ultimo e che, arresosi all’evidenza, si è volontariamente sacrificato.

L’esplosione è stata seguita a distanza da Anthea e da Alan. La donna, infatti, come colta da un presentimento, aveva voluto tornare sui suoi passi, ma è troppo tardi… per sua fortuna.

Dalle ceneri della casa e dalle fiamme che ancora la divorano, sembrano levarsi gli occhi di fuoco dei bambini.

Ci si può rendere conto, a questo punto, come ci si sia trovati davanti ad un’opera cinematografica intensa e di valore, condotta e interpretata in maniera estremamente valida.

Una nota a parte meritano i bambini, tutti calati perfettamente nelle loro parti, dall’aspetto così umano e dai sentimenti così alieni.

Martin Stephens che interpretava David (1948), iniziò la sua carriera nel 1954 all’età di cinque anni ed è stato il più popolare attore bambino in Inghilterra durante la fine del 1950 e i primi anni ‘60. Avendo però perso interesse per il cinema una volta diventato adulto si è trasferito a Belfast nel 1968 dove ha studiato architettura alla Queen University. In seguito, è tornato in Inghilterra dove ha esercitato la sua nuova carriera in architettura e come insegnante di meditazione. Il suo ultimo film, datato 1966 è stato Creatura del Diavolo (The Witches). Attualmente vive in Portogallo.

George Sanders, (1906-1972) lo pseudo padre di David, lo troviamo, anche se non accreditato, nel ruolo di un pilota nel film Vita Futura (Think to Come -1936) conosciuto anche come Nel 2000 Guerra o Pace? Nel fantastico L’Uomo dei Miracoli (The Man who could work Miracles – 1936), Il Ritratto di Dorian Gray (The Picture of Dorian Gray – 1945), Il Fantasma e la Signora Muir (The Ghost and Mrs Muir -1947), Dalla Terra alla Luna (From the Earth to the Moon -1958), Galaxy Horror (The Body Stealers – 1969 e Doomwatch I Mostri del 2001 (Doomwatch -1972). Anche se si è impegnato per la prima volta in un ruolo fantascientifico, lo ritroveremo ancora, ma in pellicole decisamente minori. Negli ultimi anni di vita accusò sintomi di confusione mentale e soffrì di attacchi di collera, disturbi aggravati da problemi fisici di salute a causa di una lieve ischemia cerebrale. Morì suicida, in un albergo della località catalana di Castelldefels, nei pressi di Barcellona, dopo aver ingerito una dose letale di barbiturici. Lasciò un biglietto in cui dava il suo addio alla «soave fogna» della vita

Barbara Shelley (1932 – 2021) Anthea, la ritroviamo in altre pellicole soprattutto del genere Horror: Il Sangue del Vampiro (Blood of the Vampire -1958), Lo Sguardo che uccide (The Gorgon – 1964), Dracula Principe delle Tenebre (Dracula Prince of Darkness -1966), Rasputin, il Monaco Folle (Rasputin: the Mad Monk – 1966), L’Astronave degli Esseri Perduti (Quatermass and the Pit – 1967), Ghost Story (Ghost Story -1974).

Wolf Rilla (1920 – 2005), il regista, figlio dell’attore tedesco Walter Rilla lavorò spesso in Inghilterra interpretando dei ruoli in pellicole su Fu-Manchu e il Dottor Mabuse. Wolf Rilla, invece, pur avendo girato altri film, fino a che visse e stando a quelle che furono le sue dichiarazioni, era ossessionato nelle interviste su quell’unica pellicola, come se non ne avesse girate altre e, in effetti, nessuno dei film precedenti o seguenti fu mai all’altezza di quell’opera che lui girò tanti anni prima.

Il soggetto doveva poi conoscere un “remake” nel 1995 il quale, pur essendo girato da un regista di solida esperienza quale è John Carpenter, è lontano anni luce dalla forza e dall’impatto dell’originale.

IL villaggio dei dannati: cast

(Continua)

 

Vanni Mongini
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Tra i maggiori specialisti mondiali di cinema SF (Science Fiction) è nato a Quartesana (Fe) il 14 luglio 1944 e fino da ragazzino si è appassionato all'argomento non perdendosi una pellicola al cinema. Innumerevoli le sue pubblicazioni. La più recente è il saggio in tre volumi “Dietro le quinte del cinema di Fantascienza, per le Edizioni Della Vigna scritta con Mario Luca Moretti.”

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