

Nella microstoria di oggi si ipotizza un mondo futuro. Su quali basi benigne si sosterrà?
t.c.b.
Il mondo di domani, di Andrea Bricchi
La guerra è stata debellata. L’innalzamento dei mari, scongiurato. Lo smaltimento dei rifiuti è efficiente. L’aspettativa di vita si è allungata. Gli androidi supportano tutti nelle attività quotidiane.
Chissà perché, Nicholas non ricorda molto del passato. Si aggira per le strade della sua metropoli piena di boschi verticali e persone in monopattino, convinto di vivere nel migliore dei mondi possibili.
Nella base segreta, intanto, la sua immagine si muove sul monitor insieme a quelle degli ologrammi, di fronte a un’équipe di scienziati pronti a prendere nota dei comportamenti dell’uomo-cavia, per testare quanto si consumi in un’artificiale, ma possibile, società felice.
Il racconto “Il mondo di domani” è World © di Andrea Bricchi. All rights reserved.
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Nell’immagine, la copertina di un’edizione italiana di “Regno a venire” (Kingdome Come) di J.G. Ballard
È comasca. Vive un po' a Como, un po' in Svizzera. Collabora ad alcune riviste, fra cui "Giornale Pop", webzine diretta da Sauro Pennacchioli, e "Andromeda - rivista di fantascienza", diretta da Alessandro Iascy. Ha pubblicato un racconto di genere fantastico con Edizioni Dell’Angelo e il romanzo dagli spunti fantascientifici “Mondotempo” (Watson Edizioni, collana Andromeda).