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Andrea Pardo ci ha lasciati, un amico

Andrea Pardo ci ha lasciati, un amico

Stamani, martedì 24 gennaio 2023, ha fatto il grande salto Andrea Pardo, un caro amico genovese con cui ho condiviso passioni e avventure di vita. Strano come un malessere ti porti in ospedale per un controllo, non ti trovino nulla dopo esami approfonditi (sei cardiopatico, operato più volte), poi torni a casa e in pochi minuti ti spegni per arresto cardiaco.

Avevo conosciuto Andrea molto tempo fa, nella prima metà degli anni Ottanta, credo in occasione di una convention di fantascienza a Borgomanero.

Era in compagnia di Teo Mora e da lì in poi, insieme ad Alex Voglino, si sarebbe consolidata una grande amicizia basata su una passione letteraria che spaziava dalla fantascienza al fantastico, dal fumetto al fandom. E poi il cinema e i viaggi. Come quelli, rituali, che agli equinozi di primavera e di autunno ci radunavano nella casa di campagna di Steve e Mario Della Casa, dove a suon di focacce genovesi, amaretti di Mombaruzzo e rumorosi campanacci (la sveglia come l’intendeva Steve) ci si preparava ad affrontare interminabili ed epiche partite a Risiko e ad altri splendidi wargame che oggi vivono solo nel ricordo nostalgico dei pochi fortunati che quei giorni hanno vissuto.

Quante partite a Imperial Governor, a Republic of Rome e a Diplomacy!

L’interscambio Milano-Genova a quei tempi era costante e spesso prendevo il diretto della sera per arrivare a Brignole, dove venivo accolto nella vicinissima magione di Umberto, luogo magico di una Genova ormai scomparsa, dove ci si ritrovava per giocare fino all’alba insieme ad altri amici dai nomi picareschi (Santo la Belva, Santo l’Africano, Francesco Odetti, ecc…).

Intorno alle 6,30 si deponevano i dadi e le carte per andare a comprare il Secolo XIX appena sfornato dalle rotative, a pochi passi nello stesso isolato, mentre i milanesi prendevano il primo treno per rientrare a Milano, accompagnati dallo sguardo incuriosito dei molti Monsieur (e Madame) Travet che quella tratta facevano da pendolari per lavoro.

Altrettanto spesso veniva a trovarci a Milano Andrea con Teo per giocare a infinite partite di Role Play (Dungeon & Dragons e non solo) con Giuseppe Caimmi, Simonetta Barbieri e tanti altri in un’alternanza di dungeon master tra Teo e Alex.

A volte Andrea è intervenuto anche ad alcune delle nostre cene di fantascienza in qualche ristorante di Milano. Con Mario e Steve Della casa ha partecipato a una faraonica e precisa ricerca su tutti i film di genere mai peplum: una disamina condotta con grande attenzione, metodo e rigore, da grande scacchista quale Andrea era, per il solo gusto della passione.

Andrea era una persona schiva e disponibile, per lui il risultato era la cosa più importante. La sua generosità era proverbiale (giusto per smentire il luogo comune dei genovesi avari e spilorci): a Genova eravamo sempre suoi ospiti nei ristoranti dove si mangiava la migliore focaccia di Recco, come al Casello (che ha chiuso da qualche anno).

Poi si passava la notte a casa sua, disposti tra letto, divano e brandina per sacco a pelo… Con lui dividevo anche la passione per i grandi classici del fumetto fantascientifico e fantastico (Jeff Hawke e Prince Valiant), mentre grazie alla sua ottima conoscenza della lingua inglese Andrea aveva iniziato e completato anche la raccolta di grandi autori classici dell’età dell’oro, quali E.C.Tubb e Robert E.Howard. Invidiabile la sua collezione di volumi italiani, mirata in maniera quasi maniacale al meglio di quanto pubblicato.

Andrea aveva anche partecipato ad alcuni dei molti viaggi fatti in giro per l’Europa: mitico quello in Irlanda con Alex Voglino, Riccardo e Giovanna Mazzoni, mentre in tempi più recenti fu a Parigi con Giuseppe Caimmi mentre, per problemi di salute, aveva mancato il matrimonio dell’amica Sveva Stallone, cui l’accomunava anche la vicinanza del compleanno, spesso festeggiato insieme a tutti noi, a Milano o a Genova. Ricorderò sempre la tranquillità con cui, di ritorno dal suo tour in Perù e in particolare sul Machu Pichu, ci aveva riferito che il piccolo aereo da diporto con cui era atterrato di ritorno dalle rovine era poi caduto sotto i suoi occhi al successivo decollo dalla pista.

In tempi più recenti era stato molto riservato sulla sua malattia. Sembrava essersi ripreso completamente, dimostrando il solito caustico umore che l’ha sempre contraddistinto. Proprio l’estate scorsa eravamo andati a trovarlo nella sua casa di Nervi insieme a Guglielmo Duccoli, e lui aveva ricambiato, qualche mese fa, venendo a Milano per ritrovarsi con gli amici di sempre e per il rito della pizza alta del Nuovo Forno Antico prima di affrontare alcuni nuovi giochi.

Non si è mai preparati all’ultimo passaggio, ma credo che Andrea lo abbia affrontato con la stoica serenità con cui ha sempre vissuto, forse anche con un pizzico di irritazione per le tante, troppe cose che ancora avrebbe voluto fare e vedere lungo una strada che sicuramente riprenderemo insieme in un altrove. È solo questione di tempo e questo, per un appassionato di fantascienza, rappresenta un concetto del tutto relativo.

Sergio Giuffrida
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Classe 1957, genovese di nascita, catanese d'origine e milanese d'adozione. Collabora alla nascita della fanzine critica universitaria 'Alternativa' di Giuseppe Caimmi, e successivamente alla rivista WOW. Dai primi anni Novanta al novembre 2021 è stato segretario del SNCCI Gruppo Lombardo. Attualmente è nel board di direzione con Luigi Bona della Fondazione Franco Fossati e del WOW museo del fumetto, dell'illustrazione e del cinema d'animazione.

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