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Renfield: i segreti del trucco di Nicolas Cage

Renfield: i segreti del trucco di Nicolas Cage

Per “Renfield” di Chris McKay, Nicolas Cage ha trascorso fino a tre ore al giorno trasformandosi nel ruolo del vampiro Dracula. Ma il truccatore Christien Tinsley ha rivelato a Variety, che l’ostacolo maggiore è stata la creazione dei denti affilati come rasoi di Dracula.

Il design dei denti, prevedeva che potessero essere estratti dalle gengive. Tinsley dice che McKay voleva che questi denti di Dracula fossero affilati tutti e non solo i canini.

Altri film di Tinsley sono stati “The Passion of the Christ” e “Emancipation,” e voleva essere in grado di apportare modifiche rapide una volta che Cage fosse sul set. Per cui non avrebbe avuto molto tempo per preparare protesi e fusione dei denti utilizzando melodi tradizionale. La soluzione finale è stata la stampa 3D.

Questo è stato il primo film, che io sappia, in cui sia stata utilizzata la stampa 3D per realizzare tutte le protesi“, afferma Tinsley. “Ci siamo decisamente buttati a sperimentare la stampa 3D. Dopo aver scansionato i denti di Nic, li abbiamo scolpiti digitalmente“.

Utilizzando la resina digitale acrilica che è stata poi stampata, Tinsley afferma che i progressi tecnologici della stampa 3D “ci hanno consentito una maggiore libertà di creare diversi design molto rapidamente“. Si potevano produrre decine di dentature in pochi minuti. “Il che ci ha permesso di rendere le protesi più sottili, perché anche se si fossero rotte, avremmo potuto avere un duplicato pronto per l’uso“.

Una volta predisposti i  denti finti“, dice Tinsley, “abbiamo limato i denti veri di Nic e abbiamo montato le protesi  in modo da non ostacolare il parlato e consentire a Nic piena libertà di recitazione“. Aggiunge: “Nic voleva poter parlare bene, ma anche esprimere emozioni, quindi era importante che la protesi fosse molto sottili“.

Il “Renfield” di McKay esegue il reverse engineering dell’aspetto di Dracula. All’inizio l’aspetto è logoro e depresso, ma poi si trasforma in un Dracula “bellissimo”. Il film segue il personaggio attraverso quattro diverse fasi di trasformazione.

Nic aveva un viso molto adatto e volevamo incarnare qualcosa di unico, quindi abbiamo optato per una pelle più chiara con una sfumatura blu”, dice Tinsley.

Era anche importante per Dracula avere un aspetto tetro. E allora Tinsley ha incavato gli occhi di Cage e gli ha ombreggiato le labbra.

Tinsley ha soprannominato l’introduzione del film a Dracula, che lo mostra coperto di piaghe e deformità, come “Picasso“. Riferendosi alle sculture in cera del primo Rinascimento, Tinsley dice: “Gli artisti entravano negli ospedali e scolpivano nella cera l’anatomia basandosi su cadaveri e persone con malattie. Più o meno così noi abbiamo riprodotto questo primo stadio strano, e decisamente bizzarro“.

Quel processo ha richiesto fino a tre ore e mezza per l’applicazione. “Non solo la testa era piena di protesi, dentiere, ma anche il corpo, il busto, braccia, mani e unghie“, spiega Tinsley. “E ci vuole tempo.”

Mentre Dracula inizia a guarire, c’è un miglioramento, ma alcune ferite rimangono ancora aperte. Questa fase ha richiesto circa due ore e mezza per essere completata. Più Dracula viene nutrito con sangue umano, più guarisce. Alla fine, il suo trucco ha richiesto non più di 45 minuti.

Sì, ho aggiunto una sfumatura blu”, dice Tinsley. “È molto brillante. Se lo vedi di persona, sembra quasi un robot metallico. Ho aggiunto al trucco una fosforescenza verde acqua. Visto sul set  luccica e risplende e davanti alla telecamera, mostra una sana luminosità della pelle, quindi non sembra mai a un cadavere.

La pellicola la cui uscita è prevista in sala a breve, propone qui di seguito un link per uno dei trailer originali.

Sergio Giuffrida
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Classe 1957, genovese di nascita, catanese d'origine e milanese d'adozione. Collabora alla nascita della fanzine critica universitaria 'Alternativa' di Giuseppe Caimmi, e successivamente alla rivista WOW. Dai primi anni Novanta al novembre 2021 è stato segretario del SNCCI Gruppo Lombardo. Attualmente è nel board di direzione con Luigi Bona della Fondazione Franco Fossati e del WOW museo del fumetto, dell'illustrazione e del cinema d'animazione.

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