I romanzi del Premio Vegetti
Come abbiamo già considerato in altro articolo, il premio Vegetti, sponsorizzato dalla WordSF Italia, è certamente qualcosa che molto assomiglia al prestigiosissimo Premio Nebula. Inoltre, a livello nazionale, esiste anche un altro importantissimo riconoscimento per la fantascienza, cioè il Premio Italia, che potrebbe essere paragonato al Premio Hugo.
Nel Vegetti si votano i migliori lavori attinenti alla fantascienza, secondo gli scrittori iscritti a WordSF; nel Premio Italia possono invece votare tutti gli appassionati di fantascienza che si siano registrati durante l’anno a una delle convention riconosciute.
Su questo sito vorremmo far conoscere meglio le due manifestazioni, cominciando oggi con il Premio Vegetti.
Il regolamento del Vegetti, prende in considerazione quattro categorie: Romanzo di Fantascienza, Saggio, Antologia di fantascienza e Racconto
Alla fine di ogni mese di gennaio, viene fatto lo spoglio dei voti, rigorosamente espressi dagli scrittori facenti parte di WordSF Italia e alla metà di febbraio (il 13) viene pubblicata una short list, cioè l’elenco dei lavori che hanno ottenuto più voti: i finalisti.
In questo articolo ci occuperemo solo dei romanzi finalisti, lasciando eventualmente ad altri il compito di presentare saggi, antologie e racconti.
Ma ecco l’elenco completo espresso dai soci WordSF:
OPERE FINALISTE (In stretto ordine alfabetico)
Per la categoria Romanzo di Fantascienza
Apocalissi Fiorentine di Carlo Menzinger (Ed. Tabula Fati 2019)
Capitalpunk di Lorenzo Davia (Kipple Officina Libraria 2020)
RALF di Maurizio Jafet Bruno (Ed. Tabula Fati 2020)
Per la categoria Saggio di Fantascienza
Conversando tra le stelle di Filippo Radogna (Ed. Scudo 2020)
Guida alla percezione del tempo di Luca Ortino (Ed. Odoya 2019)
Sulla Luna di Carmine Treanni (Ed. CentoAutori 2019)
Per la categoria Antologia di Fantascienza
I miei compagni di viaggio a cura di Giovanni Mongini (Ed. Scudo 2020)
Il ritorno dei Grandi Antichi a cura di Gianfranco de Turris (Delos Digital 2020)
Sparta ovunque a cura di Carlo Menzinger (Ed. Tabula Fati 2020)
Per la categoria Racconto di Fantascienza
Affinità elettive di Andrea Coco (Dimensione Cosmica n.10, Ed. Tabula fati, 2020)
Ieri, le stelle di Luigi Petruzzelli (I miei compagni di viaggio, Ed. Scudo 2020)
Mente Cifrata di Alessio Seganti (Dimensione Cosmica n.9, Ed. Tabula fati, 2020)
Spectacles di Mario Farneti (Dimensione Cosmica n.7, Ed. Tabula fati, 2019)
Tarkus di Giorgio Sangiorgi (Short Stories n.17, Ed. Scudo 2020)
I tre romanzi
Apocalissi fiorentine è una raccolta di racconti di fantascienza e ucronia di Carlo Menzinger, ambientata a Firenze.
Il nostro pianeta è sempre più a rischio. Tensioni demografiche e sociali, un clima fuori controllo, la perdita della biodiversità, tecnologie dagli effetti imprevedibili, deforestazione, inquinamento dell’aria e dell’acqua, lavori alienanti minano il nostro mondo.
L’esistenza di una singola città è ancora più fragile.
Apocalissi fiorentine spesso con ironia, a volte in modo surreale, narra delle volte in cui Firenze ha rischiato di cessare di esistere e di quelle in cui, in futuro, potrebbe trovarsi a sparire.
In una raccolta che può far riflettere, ma anche far sorridere.
I 24 racconti ci parlano di Firenze sin dalla sua fondazione ai tempi di Giulio Cesare, per arrivare in un futuro non troppo lontano. Sebbene la storia sia sempre sullo sfondo, i toni dei racconti vanno dall’ucronico, al surreale, al fantascientifico, con droni intelligenti, creazione di buchi neri, sistemi domotici impazziti, invasioni aliene, morti che tornano in vita, virus assassini e creature soprannaturali.
Accettate questo libro come il mio piccolo grido d’allarme per salvare il pianeta e la città di Firenze, in cui vivo. Città forse troppo legata al suo passato per prepararsi adeguatamente al futuro. Perché basta poco per mutare il corso della storia, basta poco per distruggere ciò che è stato creato con grande sforzo e fatica o in un lungo arco di tempo, ma spetta a noi costruire il futuro. Spetta a tutti noi evitare l’apocalisse.
Il volume è corredato da 48 illustrazioni realizzate dagli studenti del prof. Marcello Scalzo della Facoltà di Architettura dell’Università di Firenze, che ci mostrano una Firenze immaginaria e spesso distopica.
Il mio racconto “Collasso domotico,” che fa parte della raccolta, è stato scelto per l’antologia “Mondi paralleli – Il meglio della fantascienza indipendente italiana 2019” (Delos Digital, 2020), curata da Carmine Treanni.
Alcuni dei racconti erano stati scritti per la rivista Progettando.Ing dell’Ordine degli Ingegneri di Firenze. Ma soprattutto, mi piace far sapere che è già pronta per essere pubblicata una nuova antologia di racconti post-apocalittici, seguito ideale di “Apocalissi fiorentine.”
Capitalpunk di Lorenzo Davia, ci racconta di un mondo in cui il Capitalismo è l’unica religione e qui la risorsa postumana Captain Capitalism si batte per il trionfo del Libero Mercato.
Ma tra gli Esuberi e i Disoccupati sorge una nuova minaccia: Democrazy, che conosce i più oscuri segreti dell’economia mondiale.
L’elemento destabilizzante dà l’avvio a una carrellata di eventi, personaggi e supereroi che immergono la storia in un immaginario pop capitalistico a tratti delirante e spassoso.
Lorenzo Davia da noi contattato, ci ha risposto alla domanda: che cosa vuoi esattamente raccontare col tuo romanzo?
Sono sempre rimasto affascinato dalle storie di supereroi: le tute colorate e vistose, i gadget fantascientifici, i supercattivi e i loro diabolici piani.
Andando oltre l’estetica mi sono accorto del messaggio sottinteso a queste narrazioni: i supereroi di solito sono ricchi, non sbagliano mai, o comunque si riscattano facilmente, sono adorati dalle folle, possono fare quello che vogliono e di solito lottano per mantenere lo status quo.
Ho realizzato che persone con simili caratteristiche già esistono nel mondo d’oggi, e sono i grandi imprenditori, i vari Steve Jobs, Elon Musk, il famoso 1% che detiene la metà della ricchezza mondiale.
Mi sono quindi chiesto cosa succederebbe se dei veri supereroi lavorassero per mantenere e sostenere il capitalismo e il libero mercato? I supereroi lottano per la libertà delle persone, ma anche per la libertà di vendere le fiale di insulina a centinaia di volte il costo di produzione? E se Thanos invece di voler eliminare metà della popolazione del pianeta avesse voluto ridistribuire la ricchezza, gli Avenger da che parte si sarebbero schierati? Perché Bruce Wayne preferisce spendere milioni in bat-gadget e non in migliori cure mentali per i pazienti di Arkham?
Partendo da queste domande ho sviluppato la trama di Capitalpunk e le lotte interne dei protagonisti.”
RALF di Maurizio Jafet Bruno, ci presenta un gruppo di ricerca universitaria statunitense interessato ad approfondire gli studi di un certo Marco Ranieri, giovane e brillante ricercatore italiano, che ha dato vita a Ralf, un piccolo robot autosufficiente, in grado di individuare e utilizzare diverse fonti di energia per alimentarsi.
L’università americana intende confrontare i dati del progetto italiano con quelli di una ricerca sull’intelligenza artificiale in corso oltre oceano, dove un centinaio di computer sono stati programmati con delle identità virtuali in grado di chattare in maniera così convincente coi propri interlocutori da illuderli di essere in contatto con delle persone in carne e ossa.
Alla vigilia della partenza di Marco per gli Stati Uniti, entrambi i progetti vengono però compromessi: tutta la documentazione relativa al progetto Ralf sparisce misteriosamente dal laboratorio italiano, mentre un potente virus infetta i calcolatori statunitensi. Chi sta sabotando i progressi tecnologici sull’intelligenza artificiale? E soprattutto, perché?
Ralf è un romanzo che si sottrae a un’univoca definizione. Mentre infatti la storia evolve attraverso le strutture tipiche della fantascienza e del thriller, la narrazione non tralascia i normali aspetti di una vita quotidiana fatta di sentimenti, imprevisti, debolezze e ripensamenti.
In “RALF”, l’autore mostra al lettore le incertezze di un futuro prevalentemente tecnologico, senza però demonizzarlo e guardando anzi con fiducia alle capacità dell’essere umano di saper gestire in modo responsabile una realtà che evolve continuamente sotto i nostri occhi.
Anche in questo caso abbiamo chiesto a Maurizio di raccontarci qualcosa di più:
Nasco in Campania e sono un ingegnere, ma anche uno scrittore! Dopo aver girato il mondo per 15 anni come progettista di dispositivi elettronici per l’Olivetti, oggi abito e lavoro a Rieti dove guido lo sviluppo dei nuovi prodotti per una importante azienda Italiana, leader mondiale nel suo settore.
Il mio lavoro di manager mi impegna molto, ma ho sempre trovato il modo di affiancare alla mia carriera tecnica quella di scrittore di libri d’azione e di avventura nei quali, però, non trascuro mai di dedicare una particolare attenzione alla psicologia dei personaggi e ai loro rapporti interpersonali.
Questo approccio lo trovate in RALF, ma anche negli altri miei libri: l’avventura spaziale ed introspettiva EDEN, e il trascinante romanzo d’azione VELI, che mescola passato e presente, creando una connessione tra le leggende che aleggiano intorno alla figura del Principe napoletano Raimondo di Sangro e al suo Cristo Velato, e la tecnologia e le vicende socio-politiche legate all’attuale corsa alla conquista di Marte.
Una cosa di cui sono orgoglioso è di essere stato da sempre vicino agli autori esordienti. Negli anni ’90 ho dato vita al sito internet Il Rifugio degli Esordienti, che è stato a lungo un indiscusso punto di riferimento per tutti gli scrittori alla ricerca di un editore. Da quell’esperienza è nata poi l’Associazione DANAE che si è occupata a lungo di promuovere e distribuire libri già editi, ma scritti da SNAF, ossia da Scrittori Non Ancora Famosi.
E anche oggi il mio impegno a favore degli esordienti trova il modo di concretizzarsi in un’altra iniziativa: La Rete dei Tesori, uno spazio video gratuito nel quale gli SNAF hanno l’opportunità di presentare ai propri follower libri scritti da altri SNAF: un modo efficace per far conoscere questi libri a nuovi potenziali lettori e per sfruttare il web in maniera costruttiva e dimostrare che la solidarietà tra gli scrittori è sempre vincente!
Franco Giambalvo
Appassionato di fantascienza da sempre, ma ha scoperto di esserlo in quarta elementare quando lo hanno portato a vedere "La Guerra dei Mondi" di Byron Haskin: era il 1953 e avrebbe compiuto nove anni in quell'autunno. In seguito ha potuto scrivere con l'aiuto di Vittorio Curtoni e ha pubblicato un romanzo, del tutto ignorato, dagli Editori e dai lettori. Ma non si lamenta troppo: ama la fantascienza!