
LA PRIMA LEGGE – CENTO PAROLE

Riprende, dopo la pausa estiva, la rubrica Cento parole.
Per l’occasione ritorna un autore, Luca Meneghello, che già avevamo letto in due drabble: Nelia e Retromarcia.
Nella storia di oggi si parla di fortuna e… fisica meccanica classica.
t.c.b.
La prima legge, di Luca Meneghello
“Cos’è quella macchina bizzarra, Paolo?”
“Serve a generare fortuna: annulla la casualità usando un paradosso quantistico. Scommettiamo 10 euro che escono tre sei: lancia tu i dadi, mi sono schiacciato un dito nella portiera della macchina.”
Gino lanciò i tre dadi sul tavolo: tre sei!
“Se vuoi possiamo rifarlo, ma solo se scommettiamo: per eventi senza guadagno non funziona. Ma aspetta, prima ho preso un biglietto del superenalotto, seguiamo l’estrazione …”
I sei numeri del biglietto uscirono uno dopo l’altro. Subito dopo, un fulmine a ciel sereno incenerì Paolo.
La fortuna non poteva essere creata o distrutta, ma solo trasformata.
Il racconto “La prima legge” è World © di Luca Meneghello. All rights reserved.
(Segui questo link e spedisci un tuo breve racconto fantastico di cento parole)

Nell’immagine, una tavola del disegnatore toscano Armando Orfeo: La brezza della fortuna

Tea C. Blanc
È comasca. Vive un po' a Como, un po' in Svizzera. Collabora ad alcune riviste, fra cui "Giornale Pop", webzine diretta da Sauro Pennacchioli, e "Andromeda - rivista di fantascienza", diretta da Alessandro Iascy. Ha pubblicato un racconto di genere fantastico con Edizioni Dell’Angelo e il romanzo dagli spunti fantascientifici “Mondotempo” (Watson Edizioni, collana Andromeda).