AGIRE IN TEMPO DI CRISI – CENTO PAROLE
Giorgio Bellini è nato nel 1965, “l’anno della prima passeggiata umana nello spazio” mi dice, “ma anche quello di Terrore nello spazio di Mario Bava”. È un fisico, lettore compulsivo di fantascienza, più volte posto davanti all’ultimatum “o me o i tuoi libri”. Ama i gatti, ballare la salsa, la subacquea, l’operetta e molti film, tra i quali Rollerball, quello “vero”, del 1975, e Vite vendute (1953). Per denaro fa cose orribili, tipo andare tutti i giorni a lavorare.
La sua storia di oggi è fantascientifica. Poco fanta-, visti i tempi…
t.c.b.
Agire in tempi di crisi, di Giorgio Bellini
Lo aveva urlato invano: agire alle prime avvisaglie della crisi sarebbe stato appena sufficiente!
Invece, il 3 gennaio 2063, e nonostante gli sforzi di tutta una vita per trovare un’altra soluzione, il Segretario Generale dell’ONU sospirò, e appose la firma biometrica al documento sul suo desktop virtuale, autorizzando le truppe delle Nazioni Unite a sterminare nove miliardi di persone, grazie ai nuovi drastici poteri che i governi della Terra avevano conferito all’organizzazione per arginare migrazioni di massa e rivolte, razionare acqua, cibo e risorse, e assicurarne la distribuzione a tutti.
Aveva cancellato il futuro di due terzi dell’umanità.
Questo racconto è World © di Giorgio Bellini. All rights reserved.
(Segui questo link e spedisci un tuo breve racconto fantastico di cento parole)
Tea C. Blanc
È comasca. Vive un po' a Como, un po' in Svizzera. Collabora ad alcune riviste, sia cartacee che digitali. Ha pubblicato un racconto di genere fantastico con Edizioni Dell’Angelo; il romanzo dagli spunti fantascientifici “Mondotempo” (Watson Edizioni, collana Andromeda). Ha partecipato a varie antologie di autori vari con racconti o saggi. Finalista a vari premi, tra cui Premio Urania nel 2024.