LE POTENTI CITAZIONI DI WALDEMAR KAZAK – FANTAIMMAGINE
Oggi si parla di un contemporaneo russo, Waldemar Kazak (o Waldemar von Kozak). Quando ho visto le sue illustrazioni non ho potuto fare a meno di pensare a un numero di Fantaimmagine dedicato a lui. Le sue immagini sono potenti.
Ma il motivo non è quello che si potrebbe dedurre a un primo impatto: Kazak non ha sviluppato uno stile suo, non è originale, ma è tecnicamente un mostro di virtuosismo.
La sua grandezza sta nella bravura con cui sa replicare gli autori del passato, ed è insieme il suo difetto, poiché dal passato non trae ispirazione, ma si limita a citarlo.
Vediamolo direttamente attraverso i suoi lavori. Faremo un viaggio nel passato.
Ecco l’immagine in alta risoluzione della copertina di Clarkesworld Magazine, N. 88, rivista mensile di fantasy e fantascienza statunitense, fondata nel 2006.
Qui invece il numero 114…
… e l’immagine originale.
Waldemar von Kozak, o Waldemar Kazak, è un disegnatore russo nativo di Tver la cui vasta produzione tocca anche l’immaginario fantascientifico e quello fantastico in generale.
Le sue tematiche sono sociali e a volte politiche, ma si espandono anche ai rapporti interpersonali o alla relazione tra uomo e donna, spesso sfociando nell’apertamente sessuale. Molte delle sue illustrazioni, infatti, sono sensuali, forti o trasgressive, senza mai sfondare nel volgare o nel gratuito.
Il disegnatore ha cominciato la sua carriera come designer pubblicitario, per poi tornare al suo amore principale, cioè il disegno e l’illustrazione.
Di seguito alcune sue illustrazioni di stretto immaginario fantascientifico.
Anche a voi sono tornate in mente un mare di cose?
Come avete potuto vedere e vedrete, il suo virtuosismo trae ispirazione da vari periodi storici artistici o da alcuni artisti in particolare: a volte è esplicitamente surrealista, in altre riprende un’iconografia anni Sessanta, le sue macchine hanno un sapore rétro tipiche dello scenario steampunk. Certe sue prospettive provengono pari pari dal francese Jean Giraud, al secolo Moebius, e alcune inquadrature realistiche dallo statunitense Norman Rockwell. Ci sono perfino elementi Belle Époque, Art Nouveau, Art Deco, senza voler menzionare particolari che si rifanno alle avanguardie storiche della prima metà del Novecento.
Spesso si passa da un tratto graffiante ed esagerato che evidenzia un intento marcatamente grottesco, a uno ironico volutamente lezioso per ridefinire un quadro sociale o personale che nasconde il tragico. Oppure la sfumatura mitologica o fiabesca evidenzia una denuncia che riguarda l’oggi. Quando i toni sono dark, oscuri, il gioco di chiari e ombre crea atmosfere inquietanti. Su tutto un sapiente gioco anatomico o di architetture che dimostra una grande conoscenza del disegno.
Nelle illustrazioni che seguono la macchina fa da protagonista.
Di Waldemar Kazak si sa pochissimo, ma è presente su tutti i maggiori social media. Qui c’è il link al suo sito personale. Qui invece il link al profilo personale di Deviantart, una famosa comunità digitale di disegnatori, dove troverete anche una ricca carrellata di sue immagini che esulano dall’argomento strettamente fantastico della rubrica.
Vediamo qualche esempio di citazione in chiave fantastica, mitologica o fiabesca, e perfino fumettistica…
Nell’immagine seguente è evidente la citazione a Gil Elvgren e alle sue pin up.
In quest’ultima illustrazione, invece, un esplicito riferimento al Rorschach di Alan Moore.
… e un paio di esempi di critica sociale.
L’arte dovrebbe essere originale. Certo tiene e deve tenere conto del passato, ma nell’atto artistico c’è una sintesi evolutiva che passa attraverso l’assimilazione e poi la rielaborazione personale. Qui avviene il miracolo: c’è arte quando si è prodotto qualcosa di nuovo. Appunto, originale.
Che non è la caratteristica propria della citazione.
Partecipa a Fantaimmagine! Spedisci alla mail writeclub@altrimondi.org un breve testo illustrativo di un artista che abbia rappresentato il fantastico e allega qualche immagine in buona risoluzione corredata da didascalia.
Tea C. Blanc
È comasca. Vive un po' a Como, un po' in Svizzera. Collabora ad alcune riviste, fra cui "Giornale Pop", webzine diretta da Sauro Pennacchioli, e "Andromeda - rivista di fantascienza", diretta da Alessandro Iascy. Ha pubblicato un racconto di genere fantastico con Edizioni Dell’Angelo e il romanzo dagli spunti fantascientifici “Mondotempo” (Watson Edizioni, collana Andromeda).
grazie, cosa altro dire?