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MATTEO 26:63 – CENTO PAROLE

MATTEO 26:63 – CENTO PAROLE
Nuovo autore per un nuovo drabble. Oggi ci racconta una microstoria fantascientifica Federico Pavan, torinese e appassionato di fantascienza fin da piccolo. Laureato in biologia, ha finito col diventare uno scrittore di scientific fiction “per dirla alla Hugo Gernsback”.

Ha pubblicato romanzi (l’ultimo è Mercenario dello spazio; Gonzo, 2018), racconti e poesie. E ha vinto alcuni concorsi letterari tra cui il primo premio al Concorso letterario Gonzo editore 2017/2018, sezione fantascienza e il primo premio al Concorso letterario Senagalactica Edizione 2017, sezione fantascienza.

Nel racconto che segue, il protagonista ha bisticciato con il tempo…

t.c.b.

 

Matteo 26:63, di Federico Pavan

 

Solitamente noi crononauti stiamo molto attenti a non alterare gli eventi storici, eppure ero riuscito a combinare un bel pasticcio. Ora un uomo era morto e tutta la linea temporale era stata distrutta.

Al mio ritorno non c’erano i viaggi nel tempo e tutto era così diverso. Sconvolto e solo, individuai un tempio sconosciuto e vi entrai. Un prete si rivolse a me offrendomi aiuto. Portava al collo l’immagine del tizio a cui avevo causato il trapasso, inchiodato su una croce di legno.
Così viaggiai a ritroso, sperando di cambiare la storia. E sulla croce ci finii io.

 

Il racconto “Matteo 26:63” è World © di Federico Pavan. All rights reserved.

 

(Segui questo link e spedisci un tuo breve racconto fantastico di cento parole)

 

Nell’immagine una tavola da L’Eternauta (El Eternauta), scritto da Héctor Oesterheld e disegnato da Francisco Solano López

 

 

 

Tea C. Blanc
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È comasca. Vive un po' a Como, un po' in Svizzera. Collabora ad alcune riviste, fra cui "Giornale Pop", webzine diretta da Sauro Pennacchioli, e "Andromeda - rivista di fantascienza", diretta da Alessandro Iascy. Ha pubblicato un racconto di genere fantastico con Edizioni Dell’Angelo e il romanzo dagli spunti fantascientifici “Mondotempo” (Watson Edizioni, collana Andromeda).

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