

Hugo 2021, sono stati consegnati in inverno. Anche questa è una novità
La manifestazione si è tenuta in un sobborgo di Washington e concluderemo questo rapporto con la sensazione che l’Europa sia tenuta sempre più da parte.
Un solo rappresentante italiano tra le short list, Maurizio Manzieri, illustratore, che si è classificato quinto su sei nominati.
Per il resto, alcune categorie ci sono sempre sembrate abbastanza strane, tipo “racconto lungo” e “racconto.” Tipo “curatore di antologie” e “curatore di collane.” Tipo miglior episodio di serie televisiva, ma non “serie televisiva” tout court! Eppure, si tratta di categorie storiche e resisteranno per chissà quanto ancora.
Ci sembra curioso, come italiani, vedere premi per professionisti e per non professionisti: da noi non sembra si possa fare differenza. Questo perché, probabilmente, di professionisti nel genere noi non ne abbiamo.
Strano poi il differenziare le riviste: sono solo semiprofessionali (Semiprozine), o Fanzine. Sembrerebbe non esistere una rivista professionale. O per lo meno non la premiano.
Infine, da noi è pochissimo diffuso il Podcast, cioè una trasmissione radiofonica registrata. Qui da noi ho visto operative solo delle conferenze in diretta Facebook, o YouTube, con presentazioni per lo più curate da fumettisti, da qualche scrittore e pochissimi editori. Non credo che nell’Italia della fantascienza esista alcun Podcast.
Prima di elencare i vincitori e qualche volta i perdenti, ci piace notare che sono quasi del tutto scomparsi gli autori maschi.
Evidentemente questo potrebbe significare qualcosa, come anche potrebbe non significare nulla.
Ad ogni modo la qualità dei testi in gara non mi è parsa eccelsa. Direi che mancano un po’ le idee nuove.
Qui di seguito, ecco un breve elenco dei premiati: dove sono presenti più titoli, è rispecchiato l’ordine di piazzamento:
Romanzo breve:
The Empress of Salt and Fortune, di Nghi Vo.
Racconto lungo:
Two Truths and a Lie, di Sarah Pinsker (il racconto è stato tradotto come Due verità e una bugia ed è disponibile su Robot 93).
Racconto:
Metal Like Blood in the Dark di T. Kingfisher, pseudonimo di Ursula Vernon, scrittrice ben nota per aver prodotto libri dedicati ai ragazzi.
Miglior Serie (romanzi):
Saggi e opere correlate:
Beowulf: A New Translation, di Maria Dahvana Headley. Si tratta di una nuova traduzione di Beowulf in chiave femminista da parte dell’autrice del discusso romanzo The Mere Wife.
Fumetto:
Parable of the Sower: A Graphic Novel Adaptation, di Octavia Butler, adattato da Damian Duffy, illustrazioni di John Jenning.
Film:
Episodio di serie tv:
Si tratta di un premio assegnato a una singola sezione di una serie TV. Mi sfugge un poco il senso, ma così hanno deciso gli americani.
Curatore riviste e antologie:
Ellen Datlow, è stata editor di Omni, Scifiction e attualmente raccoglie racconti per importanti Editori americani, come Tor.com e Nightfire.
Curatore di collane:
Artista:
In questa sezione partecipava anche il nostro Maurizio Manzieri, che si è classificato quinto.
Rivista semiprofessionale:
FIYAH Magazine of Black Speculative Fiction. Se ho capito bene, la differenza tra semiprofessionali e fanzine è che le prime si pagano, le seconde no!
Fanzine:
nerds of a feather. Gratis, come volevasi dimostrare.
Podcast:
The Coode Street Podcast. Non ho mai visto niente di simile in Italia, ma probabilmente è colpa mia: su queste pagine si può fare click per sentire una trasmissione radiofonica dedicata a vari argomenti fantascientifici.
Scrittore non professionista:
Elsa Sjunneson, curiosa storia di una scrittrice in parte sorda e in parte cieca, che ha scritto il libro Being Seen (Essendo visto). Sottotitolo “Una donna sordocieca vuole sconfiggere le discriminazioni.” Non mi pare ci sia fantascienza in tutto questo, ma non ho letto il libro.
Artista non professionista:
Video Game:
Lodestar Award per libri Young Adult:
A Wizard’s Guide to Defensive Baking, di T. Kingfisher.
Premio Astounding per scrittori esordienti:
Emily Tesh, che ha debuttato con Some Desperate Glory, che tratta dei poeti durante la Prima Guerra Mondiale. Strano testo per definirlo di fantascienza:
Some Desperate Glory è un’antologia cronologica di poesie dei poeti che hanno fatto la guerra, con opportuni commenti che raccontano la storia della guerra attraverso la loro arte. È un volume unico, che unisce poesia e storia, troppo spesso trattate separatamente.
Benissimo.
Prossimo anno tutti a Chicago.
Tra due anni (2023) in Cina, a Chengdu: sarà una esperienza molto remota, immaginiamo. Sappiamo che tra gli invitati ci sarà Robert J. Sawyer.
In copertina il logo ufficiale per la convention cinese di Chengdu, 2023.
Appassionato di fantascienza da sempre, ma ha scoperto di esserlo in quarta elementare quando lo hanno portato a vedere "La Guerra dei Mondi" di Byron Haskin: era il 1953 e avrebbe compiuto nove anni in quell'autunno. In seguito ha potuto scrivere con l'aiuto di Vittorio Curtoni e ha pubblicato un romanzo, del tutto ignorato, dagli Editori e dai lettori. Ma non si lamenta troppo: ama la fantascienza!