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“Bodies Bodies Bodies”: una soap opera Slasher

“Bodies Bodies Bodies”: una soap opera Slasher

Bodies Bodies Bodies è un film di Halina Reijn riunisce – e uccide – un gruppo di ragazzi ricchi la cui idea di amicizia è la cosa più letale tra di loro.

Nel film, un gruppo di ragazzi ricchi – cinque vecchi amici, insieme a un paio di altri non così significativi – si riuniscono per una festa per l’uragano nella villa suburbana pastorale di uno dei loro genitori.

Cos’è una festa dell’uragano?

Sette giovani organizzano una festa durante un uragano, in una villa isolata, sotto gli auspici di Sophie, che solo da poco si è disintossicata dall’alcol e di David, che è enormemente ricco. Bee, proveniente dalla classe operaia, è la fidanzata di Sophie e non conosce nessuno del gruppo: la ragazza non ha mai partecipato a quel tipo di festa disordinata e smodata nel cibo. Uno degli ospiti, Jordan, avverte però Bee, che Sophie non è chi sembra. Sophie, del resto, essendo stata in riabilitazione, non parla con il gruppo da un bel po’ e le dinamiche sociali risultano piuttosto complicate. Il gruppo decide di giocare a un gioco chiamato “corpi corpi corpi“, che consiste nel fare buio e organizzare un finto omicidio.

Il film vorrebbe essere satirico, e rappresentare la visione dell’amicizia nell’era dei social media.

La regista, Halina Reijn, lavora su quella che si potrebbe definire la scuola del melodramma teen.

Non appena Sophie (Amandla Stenberg) e la sua nuova fidanzata (Maria Bakalova, da “Borat Successive Moviefilm”) si presentano e trovano gli altri sdraiati in piscina, inizia una vivace ostilità.

I personaggi si scontrano in gran parte del film, che è girato spesso in soggettiva, nella penombra (anche perché salta un generatore di corrente), mentre la tempesta infuria all’esterno, per fare in modo che il pubblico partecipi alla tensione.

Ma il film mostra anche un tono frizzante, veloce e spiritoso.

Scesa la sera, i personaggi decidono di fare il gioco in cui “uccidi” qualcuno toccandolo, e tutti devono capire chi è l’assassino: nelle poche occasioni in cui sono stato costretto a giocare a questo gioco, non ho mai capito del tutto come funzionano le regole!

Quando sono tutti in soggiorno, e ognuno dice se questa o quella persona sia l’assassino, la tensione si alza.

Tutti si prendono molto sul serio! Tutti sembrano conoscere i segreti dell’altro, e quando si scopre che la relazione romantica di un personaggio è piena di problemi sessuali, costui se ne va sbuffando.

Pochi istanti dopo, succede l’impensabile. La soap opera diventa un film slasher.
Chi sarà stato?

Non lo sappiamo, ma è chiaro che deve essere stata una delle persone presenti.

Per anni, l’intero paradigma del film slasher (viene ucciso un ragazzo, poi un altro e un altro) è vissuto sull’idea di Agatha Christie in “E poi, non ne rimase nessuno“.

Bodies Bodies Bodies“, con il suo movimento nervoso della telecamera, la recitazione in stile improvvisato e il generale eccessivo turbinio, è la stessa cosa a suo tempo messa in scena da John Cassavetes, ma ritagliata per l’epoca di Instagram.

Questo è il secondo lungometraggio di Halina Reijn, che è un’attrice consumata e mette in scena il film come un banchetto di attori a ruota libera, con un dialogo affilato come una lama.

C’è un messaggio sepolto da qualche parte in tutto questo: che i ventenni di oggi sono troppo ossessionati dalla creazione di demoni, spesso originati dal nulla.

Eppure il film non si diletta su tali pensieri. In un certo senso, porta la cultura delle ragazze cattive alla sua logica conclusione, chiedendosi che senso possa avere amici, se sono semplicemente le persone che ti senti più di volere odiare?

Sergio Giuffrida
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Classe 1957, genovese di nascita, catanese d'origine e milanese d'adozione. Collabora alla nascita della fanzine critica universitaria 'Alternativa' di Giuseppe Caimmi, e successivamente alla rivista WOW. Dai primi anni Novanta al novembre 2021 è stato segretario del SNCCI Gruppo Lombardo. Attualmente è nel board di direzione con Luigi Bona della Fondazione Franco Fossati e del WOW museo del fumetto, dell'illustrazione e del cinema d'animazione.

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