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Fury di John Farris, un libro ESP

Fury di John Farris, un libro ESP

autore: John Farris
titolo originale: The Fury
anno di pubblicazione: 1976
ed. italiana: Sonzogno, 1978
 

Fury: John FarrisAnche se non molto noto in Italia (dove solo 9 dei suoi 43 romanzi sono stati tradotti), John Farris è uno dei più acclamati e famosi autori americani di horror e thriller.

Nato in Missouri nel 1936, esordì nel 1956 con Al primo colpo (The Corpse Next Door), primo di una serie di romanzi polizieschi. Nel 1967 passò all’horror con Quando Michael chiama (When Michael Calls), e alternò i due generi per una decina d’anni.

All’inizio degli anni ’70 Farris cominciò a bazzicare il cinema e scrisse diversi copioni cinematografici, pochi dei quali furono realizzati, ma uno fu la base del suo unico film da regista: Cara dolce Delilah… morta (Dear Dead Delilah, 1973).

In seguito, proprio a partire da Fury, si specializzò definitivamente in romanzi di suspense e azione con forti caratteristiche soprannaturali o thriller. Farris è anche autore di testi teatrali e poesie.

Fury si incentra su tre figure: Gillian Bellaver, una ragazza di 14 anni, di famiglia ricca, che con l’ingresso nella pubertà dimostra di possedere doti parapsicologiche potentissime, ma che non riesce a controllare, con esiti a volte pericolosi per sé e per gli altri; senza volerlo, ad esempio, causa in chi le sta vicino delle emorragie talvolta mortali.

Gillian mantiene un intenso contatto psichico con il suo coetaneo Robin Sandza, non meno dotato di lei, ma più esperto e abile nel controllo dei poteri. I due non si sono mai incontrati, ma spesso si scambiano telepaticamente le reciproche esperienze. Robin vive rinchiuso nel centro PSI, una specie di clinica segreta governativa  in cui vengono studiati personaggi con simili doti.

A capo dello PSI c’è Childermass, direttore del MORG, un servizio segretissimo il cui scopo è sfruttare soggetti psichici a fini spionistici e scientifici. Robin è figlio di Peter, un ex-agente del MORG entrato in clandestinità dopo che Robin gli è stato sottratto per essere rinchiuso e studiato, e che ingaggia con Childermass e il MORG una guerra personale per rintracciare e liberare il figlio. Robin e Peter sono ufficialmente dati per morti e a Robin è stato inculcato proprio che suo padre è morto.

Quando il MORG scopre le doti di Gillian – e il suo legame con Robin – la ragazza viene ospitata nell’Istituto dell’Imparagonabile, un centro di studi parapsicologici, anticamera dello PSI. Tramite i suoi informatori, Peter viene a sapere di Gillian, e cerca di raggiungerla per liberarla dalle grinfie di Childermass, ma soprattutto per ritrovare Robin attraverso lei…

Fury è un romanzo che riflette molto l’epoca in cui fu scritto, con la sua miscela di complottismo spionistico-governativo e fenomeni parapsicologici, dei quali viene persino data una spiegazione che unisce spavaldamente fondamenti pseudoscientifici e misticismo New Age. In quegli anni il complottismo fu una conseguenza della sfiducia verso le istituzioni che colpì gli americani dopo lo scandalo Watergate. L’interesse verso la parapsicologia invece era molto sentito anche negli ambienti scientifici, ed effettivamente in giro per il mondo, America inclusa, nacquero diversi centri che intendevano studiare in chiave scientifica fenomeni come telecinesi, telepatia, preveggenza: con il tempo, la mancanza di riscontri concreti portò all’abbandono di simili ricerche e alla conclusione che la parapsicologia fosse una bufala.

Ciononostante il romanzo di Farris non appara datato. La trama si dipana complessa e articolata, intrisa di sottotrame e personaggi secondari, segnata da un ritmo intenso, persino cinematografica. L’autore è comunque capace di uno stile ricercato e sofisticato, che descrive con sapienza e profondità sia ambienti che personaggi, dando vitalità e credibilità sia agli uni che agli altri. Farris non perde mai il controllo delle intricate vicende man mano che si intrecciano, e non semina mai per strada i molti personaggi che si avvicendano.

Il risultato è un romanzo complesso e avvincente, anche se molto più convincente negli aspetti più strettamente letterari che nei suoi contenuti, decisamente velleitari nelle sue ambizioni mistico-filosofiche, che nel romanzo si articolano in discussioni metafisiche e persino misteriche messe in bocca, con una certa incongruenza, a scienziati e psichiatri. E in effetti non mancano neanche metafore e sottintesi psicanalitici: il legame fra risveglio puberale e distruttività, il tema del “doppio” incarnato nella relazione fra Robin e Gillian, il rapporto a suo modo edipico fra Robin e il padre Peter, le molteplici figure paterne e materne (ora benigne ora maligne) che incontrano i due giovani. Queste tematiche risultano comunque meglio inserite nel contesto e meglio sviluppate di quelle “mistiche”.

La lettura del romanzo resta comunque godibilissima, la scrittura di Farris non è quasi mai pesante, al contrario scorrevole e accattivante, e riesce a far superare velleità e affastellamenti tematici.

Venticinque anni dopo Fury, Farris ne continuò la narrazione con ben tre seguiti (inediti in italia): The Fury and the Terror (2001), The Fury and the Power (2003), Avenging Fury (2008).

Fury di John Farris

Mario Luca Moretti

Altri interessi oltre al cinema e alla letteratura SF, sono il cinema e la la letteratura tout-court, la musica e la storia. È laureato in Lingue (inglese e tedesco) e lavora presso l'aeroporto di Linate. Abita in provincia di Milano

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